Generazione Xennial, l’inflazione del comico
Nati fra il 1977 e il 1983, gli Xennial fanno parte di una micro-generazione — i quasi quarantenni — accomunati da un tratto distintivo, quello di essere nati con un piede nell’epoca analogica e uno in quella digitale. A questa generazione, che vive tra nostalgia e tecnologia, dedica un articolo Federica Colonna sul nuovo numero de «la Lettura», il #294, in edicola tutta la settimana fino a sabato.
Abbiamo chiesto ai nostri lettori di raccontare sui social il simbolo di quello che ha caratterizzato la loro età con l’hashtag #lamiagenerazione (oltre al consueto #vivalaLettura). Attraverso i nostri profili social @La_Lettura (Twitter), @la_lettura (Instagram) e @LaLetturaCorriere (Facebook), gli utenti possono raccontare l’oggetto che più di tutti ha rappresentato la loro generazione.
E da una generazione all’altra cambia anche il modo di esprimersi. Nel nuovo numero troviamo un’indagine del linguista Giuseppe Antonelli sul tema del comico. Far ridere oggi è diventata una prerogativa (inflazionata) dei politici, situazione che ha portato a far assottigliare il confine tra risibile e ridicolo. Per questo resta solo una via possibile per ridere: l’imitazione del vero.
A sessant’anni dalla morte di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, due epoche — e generazioni — si confrontano. Gli L’immagine della copertina del nuovo numero de «la Lettura», il #294 in edicola tutta la settimana, è firmata dall’artista russo Valery Koshlyakov, nato a Salsk nel 1962 scrittori Pietrangelo Buttafuoco e Roberto Alajmo hanno rianalizzato Il Gattopardo sostenendo due tesi opposte: oggi una nuova Sicilia è possibile? Un no e un sì a confronto.
Un altro anniversario storico è quello dell’esecuzione di Sacco e Vanzetti — avvenuta novant’anni fa negli Usa — riesaminata su «la Lettura» da Giovanni Adducci. Attraverso nuovi indizi, il saggista prova a ridefinire i termini giudiziari della vicenda dei due anarchici italiani.
Infine, come per sconfiggere il caldo dell’estate, il supplemento dedica un Cartellone rinfrescante agli appuntamenti d’arte, con dodici opere «rinfrescanti», in Italia e nel mondo.