L’amarezza di Sebastian «Dobbiamo svegliarci ma ora niente panico»
DAL NOSTRO INVIATO
Di solito avaro di parole, Kimi Raikkonen stavolta spiega quella che fino a prima della rottura della gomma anteriore sinistra al penultimo giro «era stata la mia gara migliore della stagione». Alla Ferrari è mancata la velocità. «Fra venerdì e domenica è cambiato poco, provavo a spingere ma Lewis ne aveva più». Nel box rosso non è riuscito il miracolo compiuto in altre occasioni: lottare alla pari con la Mercedes in gara dopo aver rincorso in qualifica. «Un aspetto sul quale dobbiamo lavorare — sottolinea Sebastian Vettel — perché loro costruiscono le loro vittorie al sabato».
La conferma è nei numeri: a pole siamo a 8-2 per Hamilton e Bottas. Ma secondo il leader del Mondiale non c’è «nessun motivo per farsi prendere dal panico», quello di Silverstone potrebbe essere solo un fuoriprogramma in cui «tanti dettagli non hanno funzionato, a cominciare dai freni in fiamme alla partenza: le gomme si sono scaldate e hanno slittato». Così è finito nel mirino di Max Verstappen, con cui ha combattuto Imprendibile Lewis Hamilton, 32 anni, ha vinto per la 5ª volta a Silverstone eguagliando il record di Clark e Prost (LaPresse) per due giri ruota a ruota in un duello spettacolare. L’olandese gli ha sbarrato la strada con i suoi modi arcigni: tutto regolare, Seb? «Non spetta a me giudicare. A volte lui è un po’ scomposto, si calmerà con il tempo». Poi ci si è messa anche la sfortuna, la rottura della gomma allo scadere è «stata imprevedibile. Non c’è stato nessun allarme prima».
Digerito l’incidente, è interessante sentire perché secondo lui la Mercedes qui volava: «Perché ha una macchina molto efficiente a livello aerodinamico: su circuiti di questo tipo dà il massimo, mentre noi andiamo meglio da altre parti». Il prossimo Gp in Ungheria, fra due settimane, fornirà una risposta importante. Su una pista «amica» la Ferrari ha bisogno di una vittoria che manca ormai da Montecarlo per continuare a inseguire il Mondiale. Se la Mercedes dovesse essere davanti anche lì, allora vorrebbe dire che Toto Wolff e soci a metà campionato hanno trovato la formula magica per far funzionare una monoposto, la W08 Hybrid, che all’inizio faticava a trovare la quadra per la sua complessità. Ecco perché, pur senza paura, la preoccupazione del quattro volte campione del mondo è evidente: «Questa gara ci deve dare una sveglia, non dimentichiamoci da dove siamo partiti. L’anno scorso eravamo lontani e in questa stagione tutti si aspettavano meraviglie dalla Red Bull. Invece...».