Corriere della Sera

Vettel e l’incubo chiamato Silverston­e «Gara difficile, ma mi rifarò presto»

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malfunzion­ante che spinge Seb in pista in mezzo al traffico. E poi: il guaio ai freni allo start: il tedesco si ritrova con il posteriore sinistro surriscald­ato, parte malissimo e si espone all’assalto di Max Verstappen che non lo perdona.

Ma il colpo di grazia a una giornata già tribolata arriva allo scadere, con le gomme anteriori sinistre di Kimi e Seb in frantumi al 49° e al 50° giro. La corsa ai box per salvare il salvabile è disperata, «Gina» si trascina piegata verso la meta: «Sono stato fortunato a vedere la bandiera a scacchi» dice il suo pilota. Vero: il settimo posto è oro contro uno zero in classifica che pareva scritto.

Senza i due imprevisti le Ferrari avrebbero chiuso seconda e quarta, risultati accettabil­i su un campo difficile come Silverston­e. Com’è possibile che due gomme saltino in pochi minuti? La Pirelli ha aperto un’indagine, gli esami si conosceran­no nei prossimi giorni dopo analisi approfondi­te nei laboratori della Bicocca. «Sono due problemi differenti — spiega Mario Isola, responsabi­le tecnico del fornitore milanese —: quella di Sebastian ha perso aria, quella di Kimi invece no». Parole che fanno pensare a una foratura nel primo caso e a un cedimento nel secondo, ma punto di differenza in classifica tra Vettel, leader del Mondiale, e Hamilton. Finora 3 Gp vinti per il tedesco, 4 per l’inglese

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