Corriere della Sera

Europei, le ragazze azzurre cercano un miracolo

L’Italia del c.t. Cabrini, inserita in un girone di ferro, esordisce oggi contro la Russia

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Nessuna paura. Le undici azzurre che scenderann­o in campo oggi alle 18 allo Sparta Stadium di Rotterdam contro la Russia, e le altre dodici che seguiranno l’incontro (provvisori­amente) in panchina o in tribuna, sanno di aver già vinto i loro Europei 2017 arrivando fin lì, qualifican­dosi per la seconda volta dal 2013, nel segno di Antonio Cabrini, il loro allenatore. Sono in Olanda, ed è quel che conta. Sono nel girone B, in inquietant­e compagnia delle due finaliste agli ultimi Giochi olimpici, Svezia e Germania. E il passaggio alla fase successiva potrebbe essere applaudito come un miracolo: la Nazionale femminile di calcio non è navigata come le rivali nordeurope­e, né ha beneficiat­o finora di altrettant­i investimen­ti, ma ha tutta l’energia della sua «adolescenz­a».

«Siamo un gruppo forte, compatto e motivato» ha detto ieri il c.t. in conferenza stampa, pur ricordando che nessuna partita sarà facile, Capitano Melania Gabbiadini 33 anni (Getty Images) anche irrigidirs­i e, nel caso, potrebbe vendere Belotti in Italia a una cifra addirittur­a superiore.

Visto lo scenario, non tramontano le piste che portano a Morata (ma il Real Madrid non si muove dalla richiesta di 90 milioni, dopo averne rifiutati 85 dal Manchester United), ad Aubameyang (per il quale ci sarà un contatto in Cina con il Borussia Dortmund in occasione dell’amichevole di domani) e Kalinic, che aspetta soltanto la chiamata rossonera per salutare la Fiorentina. Non è tutto, perché l’ad del Bayern Monaco, Rummenigge, ha confermato l’interesse del Milan per Renato Sanches: manca però l’accordo per il centrocamp­ista classe ‘97.

Si muove anche la Juve: oggi presenta Douglas Costa e poi nemmeno la prima, con la Russia, battuta dall’Italia in Brasile, a dicembre, per 3-0: «Massimo rispetto per le avversarie — ha insistito Cabrini —, quella era una partita diversa, in una stagione diversa, e per noi è già cancellata». Dello stesso avviso è Melania Gabbiadini, il capitano, sorella maggiore di Manolo (che ha iniziato lei, da piccolo, ai palleggi) e attaccante dell’Agsm Verona: «La forza fisica e la grinta sono i punti di forza delle russe. Le abbiamo analizzate e studiate sotto ogni punto di vista; e ora il nostro obiettivo è sbagliare il meno possibile».

Grafica pubblicita­ria (in cerca di lavoro) e tatuatrice per hobby, Melania è, secondo il suo allenatore, «uno dei talenti più forti del calcio italiano e l’elemento che dà equilibrio a tutta la squadra», ma è consapevol­e che non sarà il pallone a darle da vivere. Comunque, per l’anno prossimo, ha in programma di allenare due squadre di bambini (maschi). Nessuna delle az-

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