Martina, 27 anni «Passione per i pc, università sbagliata»
Maledetto esame di matematica. Martina Perrucci, 27 anni, di Napoli, si è iscritta alla Federico II dopo il diploma scientifico. L’obiettivo era conseguire la laurea in Ingegneria Informatica. «Ma dopo i primi due anni, l’esame di matematica è stato uno scoglio insuperabile». Così è arrivato il blocco, a cui è seguito il periodo in cui Martina è entrata nella categoria dei «neet». «Prima di fermarmi del tutto avevo iniziato a fare dei corsi da programmatore - spiega - e ho cominciato anche a lavorare in un’azienda in cui sviluppavo siti web». Ma dopo aver terminato il periodo di contratto a progetto, l’azienda non l’ha assunta. «Mi sono sentita scoraggiata - racconta - tutto a un tratto non ero più convinta delle mie capacità. Non trovavo niente di adatto a me e quando il tuo Paese non ti dà la possibilità di esprimere le tue capacità, ti senti praticamente inutile». Ma per una ragazza nerd che a 18 anni partecipa a un contest della Microsoft e vince un viaggio negli Stati Uniti, non poteva finire così. «Ho sempre avuto una passione per l’informatica spiega - al liceo persino i professori, quando avevano un problema con il pc, chiedevano a me. Durante la scuola ho sempre scritto per una rivista di pc e videogiochi tant’è che a 18 anni sono stata premiata dalla Microsoft che mi ha inviato alla fiera del videogioco a Los Angeles. Ho cercato di riprendere in mano questa passione». Martina scova «Crescere in Digitale», programma Google che punta a rafforzare l’occupabilità dei giovani italiani. Da lì la svolta. «Alla fine mi sono arrivate tre proposte diverse di assunzione». Ora Martina si occupa di marketing digitale per Flexitab, azienda che fa innovazione tecnologica nel settore nautico. «Ho fatto una scelta sbagliata all’università ma la colpa è anche delle scuole che non aiutano molto i giovani a capire quali possono essere le loro potenzialità».