Fondi europei, Francia e Germania sono Paesi più «furbetti» dell’Italia
In calo da 89 a 65 i procedimenti contro Roma, «risparmiati» 741 milioni
dal sottosegretario agli Affari Europei, Sandro Gozi. Il numero dei procedimenti aperti per contestare violazioni degli obblighi comunitari è stato aggiornato il 13 luglio dalla Commissione Ue, segnalando che l’Italia ha pendenti 65 procedure di infrazione. La più onerosa è quella per l’emergenza rifiuti con la contestazione da parte della Commissione di non avere bonificato o chiuso oltre 40 discariche. Un’inadempienza che rischia secondo Marco Affronte, eurodeputato dei Verdi, di costare al governo oltre 300 milioni di euro di multe.
Olanda Estonia Croazia Grecia, Cipro Danimarca, Austria Svezia, Malta, Finlandia, Belgio
Meglio dei tedeschi
Sul fronte delle infrazioni Germania e Francia fanno però peggio dell’Italia ed evidenziano rispettivamente 85 e 76 procedimenti aperti. Vale ricordare che per i Paesi membri l’attività di presidio sulle violazioni e la capacità di sanare le procedure, chiudendole, ha un riflesso anche in termini economici. Nel caso dell’Italia il passaggio da 89 procedure negli anni 2014-15 (con tanto di primato negativo nella Ue) agli attuali 65 procedimenti ha consentito di evitare 741 milioni di euro di sanzioni, un importo che sommato alle penalità 16 15 14 13 12 9 8 7 5 4 2 1 27 48 44 La Ue Jean-Claude Juncker 75 67 64
L’Italia ha 4 procedure pendenti per aiuti di Stato, come la Francia, mentre la Germania ne ha in corso 3
Negli ultimi tre anni sono stati recuperati 769 milioni di euro elargiti erroneamente dai diversi governi che si sono succeduti a Palazzo Chigi come aiuti di Stato
Un quadro complessivo, che il governo italiano intende rivendicare attraverso il sottosegretario Gozi, nel negoziato avviato per aggirare le regole del Fiscal Compact e tornare ai parametri di Maastricht. Cioè a dire l’idea del segretario del Pd, Matteo Renzi, di mantenere per 5 anni il deficit al 2,9%, in modo da liberare risorse per 30 miliardi di euro da destinare al taglio delle tasse.
Gozi nei primi colloqui informali con il Commissario al bilancio Günther Oettinger ha già evidenziato i risultati raggiunti. «Lo abbiamo fatto perché è giusto e ci conviene: ci fa risparmiare centinaia di milioni di euro di multe e aumenta la nostra affidabilità — spiega Gozi —. Siamo, d’altra parte, diventati più esigenti nei negoziati anche grazie al fatto che siamo più affidabili negli impegni».
Un ulteriore dato, rimarcato dal sottosegretario nella trattativa con Bruxelles, è quello relativo agli aiuti di Stato. A fronte delle 22 procedure di recupero di aiuti di Stato segnalate nel 2014 l’ultimo aggiornamento conta 4 procedimenti in capo all’Italia (la Germania ne ha 3, la Francia 4). Il totale recuperato degli importi elargiti erroneamente alle imprese dai vari governi italiani ammonta nell’ultimo triennio a 769 milioni di euro.