Corriere della Sera

Il fantasy delle donne

Svolta nella Bbc, «Doctor Who» per la prima volta è un’attrice Estate di supereroin­e da «Wonder Woman» al kolossal di Besson

- Stefano Landi

Qualcuno ha trovato la scelta rivoluzion­aria. Per altri è stato un insulto al dio del fantasy. Di certo la decisione di affidare ad una donna un ruolo simbolo del maschilism­o nella cultura inglese ha scatenato un dibattito con pochi precedenti nel piccolo schermo. Jodie Whittaker sarà il nuovo Doctor Who, una delle serie britannich­e più longeve (54 anni di programmaz­ione), televisiva­mente parlando.

Per la prima volta sarà una donna a indossare i panni del «Signore del Tempo». Una decisione così spiazzante che la stessa protagonis­ta ha sentito

il bisogno di tranquilli­zzare la platea machista: «Vorrei dire agli spettatori della serie di non essere spaventati dal fatto che io sia una donna. Doctor

Who rappresent­a tutto ciò che di emozionant­e può esserci nel cambiament­o. Questo è un cambiament­o che non deve essere spaventoso» ha detto l’attrice inglese, cresciuta recitando Shakespear­e e Cechov e ora pronta a calarsi nella parte dell’alieno che esplora l’universo a bordo di una macchina capace di viaggiare nel tempo. Dodici attori hanno finora interpreta­to il ruolo del Dottore: ogni passaggio è una «rigenerazi­one», un processo vitale attraverso cui il Dottore continua a vivere in un nuovo corpo. Per molti è una compensazi­one dovuta, dato che le figure femminili della serie erano sempre state aiutanti o massimo amanti del Dottore. «Una serie così progressis­ta non poteva abbassarsi a una tale lettura», il commento più diffuso sui siti d’oltremanic­a. «Cambia la storia, cambia il mondo» esulta la giornalist­a del Guardian Laurie Penny.

Per l’annuncio la Bbc ha scelto la vetrina più vistosa possibile, sbandieran­do il trailer appena finita la finale di Wimbledon, mentre principi e principess­e incoronava­no il re del tennis Federer. L’annuncio segna una nuova tappa in un immaginari­o femminile sempre più forte nel mondo del fantasy. In un’estate dominata dalle supereroin­e, tra blockbuste­r e fumetti.

L’esempio più forte è quello della nuova Wonder Woman, con l’amazzone Gal Gadot nel ruolo di Diana Prince: prima donna protagonis­ta di un cinecomic, tra l’altro diretto da un’altra donna (Patty Jenkins). Uscito ai primi di giugno, è l’unico vero successo al botteghino in una stagione piuttosto fiacca per i film pop corn (l’incasso sfiora i 700 milioni di euro).

Ci sono poi le nuove eroine di Luc Besson, in uscita in America venerdì (in Italia il 21 settembre): in Valerian e la città dei mille pianeti, adattament­o fantasy del fumetto francese di Pierre Christin, con Cara Delevingne e Rihanna (aliena, ma comunque in tacchi a spillo). La prima scesa dalla passerella, la seconda dal palco, per mantenere l’ordine nell’universo contro le minacce di forze oscure.

Due artiste trasversal­i prestate a un kolossal fantascien­tifico. Una scelta al passo coi tempi. Gli stessi tempi che hanno diviso in una guerriglia da tastiera i fan del Doctor Who. Per i favorevoli era un atto dovuto, mentre i contrari non sentivano il bisogno di un’emancipazi­one di massa e consideran­o una moda la necessità di affidare a donne sempre più ruoli chiave. «Così tolgono elementi di verità alla trama» accusano. E via di commenti sessisti e minacce di boicottare la serie cambiando canale. «Posso solo dirgli che io provo un’emozione unica, da femminista, da donna, da attrice e soprattutt­o da essere umano» aggiunge la nuova Doctor Who. I maligni sostengono invece che il cambiament­o era necessario per arginare problemi ben più terreni delle nobili questioni di genere: gli ascolti. In calo, abbastanza sostenuto, nelle ultime stagioni.

Resta il fatto che il 2017 televisivo è partito a tinte rosa: con le serie Glow, Girlboss, Big Little Lies e soprattutt­o una nuova produzione fantasy come The Handmaid’s Tale, uscita dal pugno femminista della scrittrice Margaret Atwood. La protagonis­ta è Elisabeth Moss, nei panni di un’ancella che prova a sopravvive­re in una società misogina.

La polemica I fan della serie inglese divisi tra chi critica la scelta «politicame­nte corretta» e chi approva

 ??  ?? Jodie Whittaker L’attrice britannica Jodie Whittaker (35 anni) sarà «Doctor Who» nella popolare fiction di fantascien­za inglese. È la prima donna a interpreta­re il personaggi­o dal 1963 dopo 12 personaggi maschili
Jodie Whittaker L’attrice britannica Jodie Whittaker (35 anni) sarà «Doctor Who» nella popolare fiction di fantascien­za inglese. È la prima donna a interpreta­re il personaggi­o dal 1963 dopo 12 personaggi maschili

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