Ligabue: nel film c’è un mio cameo ma nessuno saprà dov’è
Maglietta, gilet e occhiali da sole neri, Luciano Ligabue parla da quel che sembra lo scompartimento di un vecchio treno. Si trova invece in un locale dell’Emilia, set di una scena del suo nuovo film, Made in Italy.
Il rocker è tornato dietro la macchina da presa per la terza volta dopo Radiofreccia e Da Zero a dieci e ha raccontato la sua nuova avventura ai fan ieri pomeriggio, con una diretta sulla sua pagina Facebook che è stata seguita da oltre 3.500 persone. Il film, ha ricordato, prende spunto dall’album omonimo, il concept uscito a novembre incentrato sulla figura dell’operaio Riko: «Rispetto al disco, però, ci sono molti più personaggi e c’è ancora una metà della storia che nessuno conosce». Il ruolo di Riko è andato quasi spontaneamente a Stefano Accorsi, vent’anni dopo la sua acclamata interpretazione in Radiofreccia: «L’ho ritrovato in splendida forma, ha la stessa fisicità di allora, con tutta una tavolozza di sottigliezze in più». Accanto ad Accorsi, la protagonista femminile è Kasia Smutniak, «un talento di una naturalezza disarmante». E non mancherà neanche, come nei due precedenti film, un cameo dello stesso Liga «anche se nessuno saprà dov’è, lo sveleremo a tempo debito».
Terminate le riprese, il 4 settembre Ligabue tornerà sul palco dopo lo stop forzato al tour dovuto ai problemi alle corde vocali che l’hanno costretto a rinviare molte date: «Ora le mie corde stanno meglio di prima, anzi, ho fatto il tagliando e ho le corde vocali di un bambino — ha assicurato —. Sono molto carico, ho sentito una grande ondata di affetto legata a quel momento, nonostante il disagio creato quindi darò il massimo del mio possibile».