Corriere della Sera

Ligabue: nel film c’è un mio cameo ma nessuno saprà dov’è

- Barbara Visentin

Maglietta, gilet e occhiali da sole neri, Luciano Ligabue parla da quel che sembra lo scompartim­ento di un vecchio treno. Si trova invece in un locale dell’Emilia, set di una scena del suo nuovo film, Made in Italy.

Il rocker è tornato dietro la macchina da presa per la terza volta dopo Radiofrecc­ia e Da Zero a dieci e ha raccontato la sua nuova avventura ai fan ieri pomeriggio, con una diretta sulla sua pagina Facebook che è stata seguita da oltre 3.500 persone. Il film, ha ricordato, prende spunto dall’album omonimo, il concept uscito a novembre incentrato sulla figura dell’operaio Riko: «Rispetto al disco, però, ci sono molti più personaggi e c’è ancora una metà della storia che nessuno conosce». Il ruolo di Riko è andato quasi spontaneam­ente a Stefano Accorsi, vent’anni dopo la sua acclamata interpreta­zione in Radiofrecc­ia: «L’ho ritrovato in splendida forma, ha la stessa fisicità di allora, con tutta una tavolozza di sottigliez­ze in più». Accanto ad Accorsi, la protagonis­ta femminile è Kasia Smutniak, «un talento di una naturalezz­a disarmante». E non mancherà neanche, come nei due precedenti film, un cameo dello stesso Liga «anche se nessuno saprà dov’è, lo sveleremo a tempo debito».

Terminate le riprese, il 4 settembre Ligabue tornerà sul palco dopo lo stop forzato al tour dovuto ai problemi alle corde vocali che l’hanno costretto a rinviare molte date: «Ora le mie corde stanno meglio di prima, anzi, ho fatto il tagliando e ho le corde vocali di un bambino — ha assicurato —. Sono molto carico, ho sentito una grande ondata di affetto legata a quel momento, nonostante il disagio creato quindi darò il massimo del mio possibile».

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Ciak Accorsi, Smutniak, Ligabue e Albano (aiuto regista)

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