Corriere della Sera

Blitz di Pisapia a Roma, ma prevalgono i veti

L’ex sindaco vede prima Speranza, D’Alema e Civati, quindi Cuperlo e i suoi. La cabina di regia non decolla Diverse le linee anche sull’atteggiame­nto da tenere nei confronti del governo: dovete essere più duttili

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«Quando D’Alema dice che Pisapia è il leader io e Giuliano ci tocchiamo i cosiddetti»: Gad Lerner attraversa il Transatlan­tico di Montecitor­io e con una battuta dà voce al disagio dell’ex sindaco di Milano, di cui è uno dei principali consiglier­i. «Ora dobbiamo trattare con Stumpo e Scotto — continua Lerner — come ai tempi di Prodi quando io e Santagata dovevamo trattare con i Ds, ma quello almeno era un partito vero. Comunque dovranno cedere a Giuliano perché senza di noi non prendono nemmeno il tre per cento. Lui continuerà a essere prudente ma sa benissimo chi sono questi e non si farà fregare».

Nonostante le dichiarazi­oni con il Partito democratic­o («Molti potrebbero ancora uscire e venire con noi», spiega) e vorrebbe porre delle condizioni a Mdp. La prima richiesta da lui avanzata, quella dello scioglimen­to del partito degli scissionis­ti entro settembre, è già stata respinta al mittente. La seconda, la cabina di regia senza esponenti di Sinistra italiana, è stata invece accettata. Pisapia non vuole fare una «cosa rossa» (e infatti tra poco confluiran­no in «Insieme» anche altri centristi che ora sono nel gruppo misto) e su questo è stato molto chiaro.

Gli esponenti di Mdp hanno gradito assai meno un’altra richiesta di Pisapia: l’idea che nella cabina di regia, dove il leader indiscusso sarà l’ex sindaco, Speranza abbia lo stesso peso del verde Angelo Bonelli. Ma si tratta di un organismo provvisori­o, quindi si vedrà in seguito, quando si faranno le liste, se Mdp riuscirà a farsi valere. Il vero punto di frizione tra l’ex sindaco e gli scissionis­ti è però un altro. E riguarda l’atteggiame­nto nei confronti del governo Gentiloni. Massimo D’Alema ritiene che gli scissionis­ti non debbano votare la legge di Bilancio: a suo avviso dovranno impostare la loro campagna elettorale sulla scia di questo «strappo». Pisapia è di tutt’altro parere: «Dovete essere più duttili con il governo», si è raccomanda­to. E ha spiegato che a suo avviso il rapporto con Gentiloni va gestito in un modo diverso. Secondo l’ex sindaco la sinistra dovrebbe chiedere al governo di accettare

Il rapporto con il Pd

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