Corriere della Sera

Il centrodest­ra cerca l’unità (anche sulla Sicilia)

FdI: voto nell’Isola, noi per Musumeci. Berlusconi in Trentino, vacanze in beauty farm

- Paola Di Caro

Nonostante le divisioni in Aula sui vitalizi, i partiti del centrodest­ra cercano un’intesa che li porti a vincere le elezioni, dalla Sicilia (si vota il 5 novembre) alla tornata per le Politiche. Nulla di ancora deciso, ma passi avanti — dicono tutti — si registrano almeno su un terreno: quello della legge elettorale, tema sul quale si è tenuta la seconda riunione a ranghi completi dei capigruppo del centrodest­ra. Clima «positivo», conferma La Russa (FdI), secondo cui «ci sono ottime probabilit­à che il centrodest­ra si presenti a settembre con una proposta unitaria».

Ma l’ottimismo arriva anche da Renato Brunetta: mentre per il M5S Di Maio dice a Renzi che «quando il Pd risolverà i suoi problemi interni allora potremo ridiscuter­e», il capogruppo azzurro annuncia: «Noi ci rivedremo la prossima settimana per mettere nero su bianco le nostre idee, ma c’è condivisio­ne sull’idea di ripartire da un testo come il tedesco, al quale si può aggiungere un premio di maggioranz­a per la coalizione che abbia raggiunto una soglia, il 40% o anche qualcosa di meno. Si possono anche rivedere le soglie per chi si coalizza, abbassando­le al 3%».

E insomma avanza la parolina magica — coalizione — che metterebbe d’accordo tutto il centrodest­ra, non solo sul piano nazionale. Sì perché qualcosa si muove anche in Sicilia, dove si giocherà una grande sfida fra i tre poli. Ieri infatti Nello Musumeci, confermand­o che si presenterà alle elezioni con la sua lista «Sarà bellissima», ha lanciato un appello alle forze del centrodest­ra perché lo sostengano magari convergend­o in una lista comune affiancata a quella del presidente, utile per superare lo sbarrament­o del 5%. E il sì è già arrivato — e verrà formalizza­to oggi con Musumeci — da Giorgia Meloni, leader di Fdi. Un sì che smuove le acque, perché a questo punto un candidato della destra in campo c’è, secondo i sondaggi in possesso di Berlusconi (da venerdì in vacanza in una beauty farm in Trentino) è anche molto forte, e potrebbe ricevere presto sia l’appoggio della Lega che dei centristi radicati nell’area moderata (come Parisi). Si attende quindi che FI sciolga la riserva, dopo aver tentato di trovare un candidato alternativ­o dell’area centrista e non esservi, almeno finora, riuscita. Con una pressione in più: quella di alleati che hanno già scelto.

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