I 13 punti
Martedì scorso il Viminale ha presentato un Codice di condotta ai rappresentanti di 9 Ong attive nei salvataggi in mare: Medici senza frontiere, Moas, Sos Mediterranee, Sea Watch, Sea Eye, Proactiva open arms, LifeBoat, Jugend Rettet, Save the children
Domani ci sarà un nuovo incontro per valutare le proposte di modifica al testo da parte delle organizzazioni umanitarie
Il Codice di condotta prevede 13 impegni. Tra i principali: non entrare nelle acque libiche, «salvo in situazioni di grave e imminente pericolo»; non spegnere o ritardare la trasmissione dei segnali di identificazione; non fare comunicazioni per agevolare la partenza delle barche che trasportano migranti; attestare l’idoneità tecnica per le attività di soccorso
Ancora: non trasferire le persone soccorse su altre navi, «eccetto in situazione di grave e imminente pericolo»; ricevere a bordo, su richiesta delle autorità nazionali competenti, funzionari di polizia giudiziaria; dichiarare le fonti di finanziamento alle autorità dello Stato nel quale l’Organizzazione è registrata