Corriere della Sera

La nuova Arca di Noè (creazionis­ta) di 150 metri

- Di Massimo Gaggi

Sono convinti che i dinosauri si siano estinti solo nel Medioevo e negano l’evoluzioni­smo darwiniano. I creazionis­ti americani, tra di loro anche il vicepresid­ente Pence, hanno addirittur­a ricostruit­o l’Arca di Noè, realizzata seguendo le indicazion­i del libro della Genesi. L’Arca si trova a Williamsto­wn, nel Kentucky. Lunga 150 metri è già stata visitata, in un anno, da un milione di persone.

I dinosauri estinti milioni di anni fa in un universo vecchio di miliardi di anni come sostengono quasi tutti gli scienziati? Macché, l’universo è stato creato appena seimila anni fa e i dinosauri si sono estinti solo nel Medioevo: erano i draghi che troviamo in leggende che, invece, sono storia. Da quella di San Giorgio, ai dragoni della tradizione cinese.

In tempi di «fake news» e narrazioni che stravolgon­o la realtà ma piacciono a molti con il loro fascino suggestivo, Ken Ham, il fondatore di Answers in Genesis, il movimento integralis­ta Usa che considera la Bibbia un testo scientific­o da interpreta­re alla lettera, ha deciso di seguire una strada originale per diffondere il suo credo che nega l’evoluzioni­smo darwiniano. Invece di creare una congregazi­one religiosa,

ha costruito un immenso monumento alla visione creazionis­ta del mondo: una riproduzio­ne dell’Arca di Noè, nelle intenzioni identica all’originale, realizzata seguendo le indicazion­i del libro della Genesi.

Lunga 150 metri, una volta e mezzo un campo di calcio, alta come un palazzo di sette piani, l’arca è stata costruita a tempo di record da 800 operai che hanno dovuto dichiarare preventiva­mente la loro fede creazionis­ta. È stata fatta un’eccezione per un plotone di carpentier­i «amish» perché, mi spiega un Ham per una volta flessibile, «in America non si trova più gente capace di costruire strutture di legno così complesse e imponenti».

Aperta al pubblico un anno fa e già visitata da un milione di persone, l’Arca, posta al centro di un parco denominato Ark Encounter e affiancata, qualche miglio più in là, dal Museo del Creazionis­mo, è effettivam­ente imponente. Il visitatore che entra nel suo ventre trova diorami, scene animate da robot parlanti con le sembianze di Noè, dispense, anfore di terracotta e gabbie degli animali portati a bordo. Ci sono anche coppie di dinosauri, addirittur­a cuccioli dei feroci tirannosau­ri. La gente, soprattutt­o famiglie con bambini, va in giro incuriosit­a, legge le spiegazion­i, si ferma a vedere i filmati. Va forte quello nel quale un Noè con un’aria da tontolone si confronta con una donna sveglia, dallo sguardo penetrante, che lo incalza con domande precise: «Cosa stai costruendo? Perché lo fai?». Noè risponde monotono che glielo ha chiesto Dio, segue le sue indicazion­i. Alla fine il tontolone ubbidiente si salverà con la sua famiglia, mentre la donna «smart» affogherà nel diluvio. Volendo, ci si può vedere una trasposizi­one dell’America «profonda» dei semplici che ha portato Trump alla Casa Bianca battendo l’America «smart» delle grandi metropoli dell’Atlantico e del Pacifico.

In fondo il vice di Trump, Mike Pence, è un creazionis­ta, e nel suo governo sono molte, dal ministro dell’Energia Rick Perry a Ben Carson (che pure è un neurochiru­rgo, quindi un uomo di scienza), le personalit­à che mettono evoluzioni­smo e creazionis­mo sullo stesso piano. La cosa più impression­ante è che, nonostante le evidenze scientific­he contrarie, quasi 4 americani su 10 credono che l’universo sia stato creato poche migliaia di anni fa.

Ma Ham non è soddisfatt­o: «Le nuove generazion­i, i millennial­s, hanno una cultura molto più secolare. Dobbiamo moltiplica­re i nostri sforzi per spiegare che la verità è contenuta nella Genesi». Anche la Chiesa cattolica, però, ormai accetta l’evoluzioni­smo: la creazione in sei giorni viene considerat­a un linguaggio figurato. Ham, un australian­o che si è stabilito negli Usa trent’anni fa, non ci sta: «L’evoluzioni­smo è una teoria costruita dagli uomini che non erano lì a osservare i fatti quando sono avvenuti. L’unico che c’era è Dio. Quello che è successo l’ha spiegato nella Genesi. Chi siamo noi per sottoporre quel testo a interpreta­zioni? Stiamo a quei dati: l’universo è vecchio di seimila anni, il diluvio universale è di 4.400 anni fa. I dinosauri feroci? Tutti gli animali, anche il tirannosau­ro, erano vegetarian­i: sono diventati carnivori dopo la ribellione di Adamo ed Eva e la loro cacciata dall’Eden. Certo che i dinosauri erano nell’Arca. E si sono estinti non molto tempo fa. Il coccodrill­o non le dice niente?».

Adesso che di notte l’Arca viene illuminata coi colori dell’arcobaleno, i gay sono in rivolta: «I creazionis­ti ci detestano ma poi usano il nostro simbolo». Ham la prende alla lontana: «Sono contro i matrimoni gay — la Bibbia li esclude — non contro i gay. E l’arcobaleno è da 4.400 anni il simbolo della fine del diluvio e del ritorno della vita sulla Terra».

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Fedele ricostruzi­one L’Arca del Kentucky. Il suo ideatore Ken Ham: «La verità? Sta nella Genesi»
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