Corriere della Sera

Bezos supera Gates È il più ricco del mondo

Bezos supera Bill Gates nella classifica di «Forbes» dei paperoni mondiali Il fondatore di Amazon vale 91 miliardi di dollari

- di Leonard Berberi

Ieri mattina in una camera da letto di una villa di Medina, Stato americano di Washington. «Alexa, chi è il più ricco del mondo?», chiede l’uomo, appena svegliato, guardando verso un aggeggio elettronic­o. «In queste ore sei tu, Jeff, per la prima volta», risponde la voce elettronic­a dell’assistente digitale di Amazon. «Non vorrei essere nei panni della tua collega Cortana», replica il miliardari­o. «Chissà come avrà dato la notizia a Bill Gates».

Non sapremo mai com’è stato — davvero — il risveglio del 53enne Jeff Bezos. Schivo com’è sulla sua vita privata (e soprattutt­o sui suoi averi). Ma sappiamo che ieri il fondatore, principale azionista, presidente e amministra­tore delegato di Amazon, la società di ecommerce, risultava il nuovo uomo più ricco del mondo con 91 miliardi di dollari (circa 78 miliardi di euro), secondo le stime della rivista Forbes. Tutto merito dell’aumento del valore delle azioni del colosso che ha consentito a Bezos di superare Bill Gates, il fondatore di Microsoft, che ieri «arretrava» di oltre cento milioni a quota 90,8 miliardi di dollari (77,9 miliardi di euro).

Secondo gli analisti Bezos chiuderà l’anno — salvo traumi — con oltre cento miliardi. Anche se nel pomeriggio è stato un continuo inseguirsi tra lui e Gates. Alle 18.30 (ora italiana) il patrimonio di Bezos ammontava a 91,7 miliardi di dollari. Cinque minuti dopo aveva perso 300 milioni. Alle 22.30 aveva nel portafogli­o 88,7 miliardi, superato dal fondatore di Microsoft (89,8 miliardi) per i conti trimestral­i sotto le attese di Amazon. Sorpasso confermato da un altro «contatore», il Bloomberg Billionair­es Index: Bill Gates con 90,8 miliardi, Jeff Bezos con 89,8. Negli ultimi dodici mesi il primo ha guadagnato «solo» 8,45 miliardi, il secondo 24,5.

Ventidue anni fa Jeff Bezos, sposato e padre di quattro figli, aveva iniziato a vendere libri in un garage. «L’idea mi è venuta mentre lavoravo per un fondo comune d’investimen­to», ha raccontato all’università di Princeton. «Ma tra un impiego pagato bene e una startup rischiosa ho deciso

per quest’ultima: certo, era il percorso meno sicuro, ma che seguiva la mia passione. Sono orgoglioso di quella scelta». Chi non lo sarebbe, del resto, visti i numeri.

Oggi Bezos è proprietar­io non soltanto di Amazon, ma anche di un quotidiano che sta rivivendo tempi d’oro (il Washington Post) e di una società per i viaggi nello spazio (Blue Origin). Ha acquistato l’abitazione più costosa di Washington e ne ha comprate altre a Beverly Hills e New York. È pure uno dei principali proprietar­i terrieri degli Stati Uniti con 1.214 chilometri quadrati di appezzamen­ti, quasi la metà della superficie della Valle d’Aosta.

Però non gli piace parlare di

Ho rischiato tutto partendo da un garage ma seguivo la mia passione e ora sono orgoglioso della scelta

ricchezza. Secondo la Cnbc ha continuato a guidare una Honda Accord del 1996 «anche dopo essere diventato miliardari­o». E ripete — come Gates e Mark Zuckerberg (quinto più ricco, con 70,5 miliardi) — che la sua «missione» è cambiare il mondo, mica diventare ricchissim­o.

Sarà. Però tra un libro comprato online e una copia di giornale, tra un (futuro) viaggio attorno alla Terra e un’interazion­e con l’assistente digitale Alexa, Bezos ieri sera è andato a dormire con 150 mila miliardi del vecchio conio.

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