Corriere della Sera

Roma senz’acqua, indagine della Procura

Dal governo nessun decreto: oggi a mezzanotte scatta il razionamen­to. La proposta di Acea alla Regione

- Valeria Costantini

Mare

L’Acea finisce sotto inchiesta e intanto Roma rischia di rimanere senz’acqua. Alla mezzanotte di oggi sarà infatti operativa l’ordinanza della Regione Lazio che vieta la captazione ad Acea dal bacino idrico alle porte della Capitale. E dunque senza nessuna soluzione e con lo stop ai prelievi dal lago di Bracciano, i rubinetti andranno a secco. E la multiutili­ty — partecipat­a del Comune di Roma — ha lanciato l’ultima offerta ieri sera alla Regione: meno acqua di notte nella Capitale, meno pescaggio da Bracciano e monitoragg­io dei prelievi. L’alternativ­a è 0,0 il razionamen­to dell’acqua per un milione e passa di romani, perché non è arrivato invece il decreto del governo che poteva sbrogliare l’impasse, bypassando il divieto di Nicola Zingaretti e permettere di continuare a prosciugar­e il lago. Un provvedime­nto rischioso in una giornata come quella di ieri, in cui Acea si è ritrovata al centro di un’inchiesta giudiziari­a.

La Procura di Civitavecc­hia ha infatti aperto un fascicolo per inquinamen­to ambientale colposo: si indaga proprio sulle criticità del bacino laziale. I carabinier­i del Nucleo operativo ecologico, su disposizio­ne del capo procurator­e Andrea Vardaro e il sostituto Delio Spagnolo, hanno perquisito gli uffici di Acea Ato 2 Spa di piazzale Ostiense a Roma, sequestran­do i fascicoli relativi ai prelievi idrici dell’azienda. Dettagli informatic­i, registri dei livelli giornalier­i, millimetro Avviso di garanzia per Saccani, presidente del ramo operativo della multiutili­ty 163,04 metri s.l.m LIVELLO DEL MARE d’acqua per millimetro, per appurare se le captazioni abbiano rispettato la concession­e ministeria­le e i parametri di legge. Indagata l’azienda per azioni che potrebbero aver «abusivamen­te cagionato una compromiss­ione o un deterioram­ento significat­ivi e misurabili delle acque o dell’aria», più avviso di garanzia per Paolo Saccani, il presidente di Acea Ato 2, pezzo operativo che gestisce l’acqua della multiutili­ty. Poi, il secondo smacco: il Tribunale speciale delle acque pubbliche ha rigettato il ricorso di Acea contro lo stop regionale ai prelievi: i giudici 162,50 metri s.l.m 161,90 metri s.l.m scrivono di non ritenere «irragionev­ole» il divieto a difesa dell’ambiente e ricordano all’azienda che l’eventuale ricorso al razionamen­to appare «una conseguenz­a non imposta in via esclusiva dall’ordinanza impugnata». Insomma, Acea può e deve trovare alternativ­e. Mentre lo stesso ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti ha definito «inaccettab­ile lasciare centinaia di migliaia di persone senz’acqua». Nessun commento dal Comune di Roma, detentore del 51% delle azioni Acea. OGGI metri s.l.m 163

162 161 160 *È il cosiddetto zero idrometric­o che corrispond­e allo sbocco del lago nel fiume Arrone

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