Corriere della Sera

Premio di coalizione, il faccia a faccia Gianni Letta-Bersani

La soluzione caldeggiat­a da Berlusconi che cerca un asse trasversal­e con Mdp

- Andrea Orlando

soprattutt­o c’è stato un incontro riservato tra Gianni Letta e Pier Luigi Bersani. È avvenuto a metà luglio (il 14, per l’esattezza, nel l’anniversar­io della presa della Bastiglia), la sera, in un noto albergo dei Parioli, il Lord Byron. Un colloquio di mezz’ora per capire se gli scissionis­ti intendono aprire al premio di coalizione. E Mdp effettivam­ente potrebbe farlo per mettere in difficoltà il Pd e perché dire premio di coalizione equivale a dire che Renzi non potrà essere premier.

La speranza di Berlusconi è che si crei uno schieramen­to trasversal­e, composto da scissionis­ti, pezzi del Pd (Franceschi­ni e Orlando) e altri a favore di quel premio per mettere Renzi alle strette. Ma la dirigenza del Pd sembra irremovibi­le, come spiegava l’altro giorno Orfini a un parlamenta­re amico: «Resterà l’attuale legge elettorale, non si capisce perché dovremmo cambiare un sistema che impedisce al centrodest­ra di mettersi insieme e di arrivare primo. In questo modo, invece, ci giochiamo il primo posto con il Movimento 5 Stelle e chi vince ha l’incarico».

Diametralm­ente opposto il ragionamen­to di Andrea Orlando. Secondo il Guardasigi­lli con questa legge elettorale Berlusconi sarà costretto a «fare il listone con Lega e Fratelli d’Italia e il Pd arriverà terzo, dopo il centrodest­ra e i grillini». Ma su questo punto Orlando sbaglia. I sondaggi in

Non si può andare a votare così, il governo è stato fatto per dare una legge elettorale. Il premio di coalizione? Favorevole

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy