Corriere della Sera

Otto avvocati per uno scandalo La famiglia Trump li assume tutti

Il «pitbull», l’uomo-tv, il duro di Wall Street: super squadra per il clan di Donald

- DAL NOSTRO CORRISPOND­ENTE Giuseppe Sarcina

Il «mentore, il secondo padre» di Donald Trump è stato un avvocato, Roy Cohn, ex consiglier­e del senatore Joseph McCarty, quello della «caccia alle streghe comuniste».

Il giovane costruttor­e lo conobbe nel 1970, frequentan­do il locale notturno più alla moda di Manhattan, «Le Club». La storia è raccontata nel libro del giornalist­a David Gay Johnston, «The Making of Donald Trump» (2016), e torna utile per capire che cosa si aspetti dai suoi avvocati il presidente degli Stati Uniti. Cohn, morto nel 1986, conquistò l’ammirazion­e e la fiducia di «The Donald» nel 1972 con questa frase: «Hai legali che vogliono patteggiar­e? Mandali all’inferno. Vai in tribunale e sfida chi ti accusa a tirare fuori le prove». Quarantaci­nque anni dopo, Trump ha trasformat­o quel consiglio in un ordine rivolto al folto gruppo di difensori chiamato a fronteggia­re le indagini sul Russiagate. Il Washington Post indica quattro figure dominanti. Michael Cohen, 51 anni, soprannomi­nato il «pitbull di Donald», è un ex democratic­o convertito in toto al trumpismo, sia nel business che nella politica: è stato vice presidente esecutivo della Trump Organizati­on. Il suo stile? Abbastanza vicino a quello del compianto Cohn. Una volta avvisò così un cronista del Daily Beast: «Cerca di andarci piano, altrimenti ti faccio qualcosa di veramente disgustoso». Il coordiname­nto è comunque affidato a un personaggi­o esterno, Marc Kasowitz, 65 anni, considerat­o il «più duro avvocato di Wall Street», giudizio della tv Cnbc, e uno dei migliori del Paese. Da ultimo Trump ha assunto anche Ty Cobb, 66 anni, baffo austrounga­rico, uno dei più temuti penalisti di Washington, specializz­ato nei reati di corruzione. Completa la squadra Jay Sekulow, 61 anni, nato a Brooklyn: portavoce televisivo del gruppetto che, in qualche modo, si connette con Don McGahn, il capo dell’ufficio legale della Casa Bianca. Ma la moltiplica­zione dei lawyer è in pieno sviluppo. Donald Jr., il primogenit­o del presidente, ne ha appena ingaggiati due: Alan Futerfas, 54 anni, 25 di esperienza in contenzios­i con il governo e più di recente in casi di cyber sicurezza; Karina Lynch, di Washington, punto di riferiment­o legale di senatori repubblica­ni tra i quali Susan Collins e Chuck Grassley, componenti delle Commission­i che indagano sui rapporti tra lo staff di Trump e il Cremlino. E il «geniale» Abbe Lowell seguirà Ivanka e il marito Jared.

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