La vicenda
Un mistero da risolvere e nuovi dettagli che porteranno guai a chi avrebbe dovuto dargli la caccia e non l’ha fatto.
Parliamo dell’uomo conosciuto come Igor il russo che però non si chiama Igor ed è nato in Serbia. Ha ammazzato due persone e ne ha ferito gravemente una terza fra il Bolognese e il Ferrarese, è in fuga dal 1 aprile e malgrado la gigantesca caccia all’uomo organizzata per catturarlo niente da fare: non si trova.
E qui arriviamo al mistero. Siamo a fine giugno quando in Procura, a Bologna, arriva da Roma una nota riservata dello Sco, il Servizio centrale operativo della Polizia. Poche righe per rivelare che «una fonte confidenziale attendibile» avrebbe notizie importanti sulla presenza, in un Paese del Sudamerica, «del noto latitante serbo Norbert Feher, alias Igor Vaclavic il Russo».
Marco Forte, il pubblico ministero che si occupa del caso, chiede a Roma una relazione dettagliata attraverso la squadra mobile bolognese. E la relazione arriva, in realtà senza troppi dettagli in più. Stavolta
Secondo una fonte della polizia italiana Igor il russo potrebbe essere scappato in Sudamerica, probabilmente in Brasile
Nell’ambito di un’indagine su alcune rapine compiute nel 2015 i complici di Igor avrebbero fornito agli inquirenti il suo cellulare, rimasto a lungo attivo. Nessuno però lo avrebbe messo sotto controllo o tentato di localizzare