I «veri» miti
interessano. E chi è furbo, sfrutta il business: il Governo del Cile ha dedicato 30 km di un’autostrada sulla Cordigliera per l’avvistamento di oggetti volanti (pare siano ricorrenti); è molto frequentata e i turisti muovono l’indotto. Nel suo piccolo, ha fatto bingo pure Judy Messoline, contadina di San Luis Valley, Colorado. Stava andando in bancarotta con la sua fattoria, ma s’è salvata inventandosi il «drive in» ufologico: paghi 5 dollari all’ora e da una postazione ad hoc scruti il cielo, scoprendo che non è poi così tranquillo come sembra.
C’è poi da registrare un trend che si sta affermando ormai da tempo e che ben si sposa con l’idea di dedicarsi ai viaggi del mistero: l’interpretazione in chiave storica di quei racconti considerati di solito solo dei miti, come il Diluvio Universale, Atlantide o i carri volanti degli Dei. «È una rilettura — spiega Sabrina Pieragostini, collega di Mediaset che cura il blog Extremamente e una trasmissione a tema — che sta portando, in molti casi, a riscrivere il nostro passato e che sta dando nuova linfa a quella corrente di pensiero convinta che anche i testi sacri delle varie religioni nascondano una verità a lungo celata. Ammantate da precetti, si troverebbero informazioni concrete relative ad antiche civiltà, sorte nella notte dei tempi, dotate di una tecnologia avanzata che solo ora riusciamo a comprendere».
In quest’ottica, ha ripreso slancio anche la cosiddetta archeologia eretica, che contesta le tradizionali datazioni di alcuni dei monumenti più sorprendenti ed enigmatici del pianeta, dalle Piramidi di Giza fino alle colossali costruzioni del Centro e Sud America, attri-