Contatori e rinnovabili, Enel accelera Starace conferma gli obiettivi per il 2017 e annuncia altre dismissioni
«Continuiamo a registrare progressi in tutti i settori chiave» e «possiamo confermare tutti i target del 2017». L’amministratore delegato di Enel, Francesco Starace, durante la conference call con gli analisti ha presentato i numeri del semestre: un utile netto ordinario di gruppo di 1,809 miliardi, in crescita del 3,8% rispetto a 1,742 miliardi del primo semestre di un anno fa, e ricavi a 36,3 miliardi (+6,3%).
«La diversificazione geografica e tecnologica del nostro portafoglio di asset e di clienti — ha spiegato Starace — la robusta traiettoria di crescita e le azioni di semplificazione societaria ed efficienza operativa ci hanno permesso di conseguire una solida performance per quanto riguarda i principali indicatori finanziari del primo semestre del 2017». Il margine operativo lordo è stato di 7,678 miliardi in calo del 4,7% rispetto agli 8,053 miliardi dello stesso periodo del 2016. La diminuzione, ha spiegato la società, è dovuta principalmente a due fattori: alle variazioni del perimetro di consolidamento e al calo dei margini nella penisola Iberica, che ha risentito degli effetti della siccità e dei costi di approvvigionamento delle commodity, che sono aumentati.
Le condizioni climatiche estreme hanno avuto un impatto sulla produzione. L’energia netta generata dal gruppo, che nei primi sei mesi è diminuita rispetto a un anno fa del 5,5% (7 TWh in meno, di cui -2,2 TWh in Italia e -4,8 TWh all’estero), ha visto aumentare la produzione termoelettrica (+4,4 TWh) sostenuta soprattutto dagli impianti spagnoli a carbone e a ciclo combinato. Mentre quella da fonte rinnovabile è calata per la minore disponibilità della risorsa idrica e al deconsolidamento degli asset in Slovacchia e negli Stati Uniti. Anche l’energia dal nucleare è diminuita (-6,0 Twh) in seguito al deconsolidamento di Slovenské elektrárne. Il mix di produzione degli impianti Enel è per il 56,2% termoelettrica, per il 33% rinnovabile e per il 10,8% nucleare. L’obiettivo a lungo termine resta la «decarbonizzazione del mix» entro il 2050 e l’energia da rinnovabili dovrebbe contribuire a quasi la metà della capacità del gruppo nel 2019. Starace ha annunciato un’ulteriore accelerazione degli investimenti nelle rinnovabili. Nel corso del secondo semestre Enel prevede di mettere in esercizio circa 2GW di nuova capacità. Ha poi anticipato la prossima vendita di asset per 600/700 milioni. Il gruppo prevede anche di accelerare gli investimenti sulla digitalizzazione, proseguendo la campagna di installazione dei contatori di seconda generazione in Italia. Il periodo si chiude però anche con un aumento del debito, salito a 38,8 miliardi principalmente per l’acquisizione della brasiliana Celg e per l’acconto sul dividendo.
La produzione Il mix di produzione è 56,2% termoelettrica, 33% rinnovabile e 10,8% nucleare