Corriere della Sera

Dybala non si blinda «Se arriva un’offerta chiedete alla società»

Neymar in bilico, il Barça corteggia La Joya

- Alessandro Bocci Monica Colombo

«Alla Juve sto bene, ma se arriva un’offerta dovete chiedere al club». Dagli Stati Uniti, dove i bianconeri hanno appena battuto il Psg, arrivano le parole davvero poco rassicuran­ti di Paulo Dybala. La Joya non sbatte la porta, perché «a Torino sto bene». Ma, al tempo stesso, non le chiude in faccia a un futuro diverso, a dispetto di un contratto firmato lo scorso aprile da 7 milioni e mezzo di euro netti a stagione. Se qualcuno si aspettava un atto di fedeltà assoluto, che allontanas­se i sospetti e scacciasse in maniera definitiva l’ipotesi Barcellona, è rimasto deluso.

La storia è semplice. E pericolosa dal punto di vista della Juve. Dybala, nei piani catalani, è il primo della lista se il Paris Saint Germain dovesse pagare la clausola da 222 milioni di euro (operazione da oltre 500 milioni) per Neymar. Dalla Spagna arrivano rassicuraz­ioni: il brasiliano resta. Anche se il presidente Bartomeu non regala certezze: «Noi non vogliamo perderlo, ma sono i giocatori a decidere». A Parigi assicurano che il Psg non ha ancora mollato. Neymar deve decidersi. I prossimi giorni saranno cruciali. Anche per l’ex interista Coutinho, che a Barcellona non sarebbe un rimpiazzo della stella contesa, ma uno in più anche se il Liverpool lo valuta 100 milioni.

Tutto è in gioco, anche Dybala valutato 120-130 milioni. La Juve ha sempre detto che non trattiene nessuno controvogl­ia. La Joya rimanda la palla al di là dalla rete: decidete voi. La questione è spinosa. Mentre Marotta prova a guardare avanti: 20 milioni l’offerta alla Lazio per Keita, mentre l’amichevole con il Psg è servita per fare il punto con i francesi circa il centrocamp­ista Matuidi e a sorpresa il polacco Krychowiak.

Nel giorno in cui la Roma ufficializ­za il rinnovo sino al 2021 di Nainggolan (ingaggio da 5 milioni compresi i bonus), l’Inter accelera sul mercato. È finito il tempo dell’attesa. Dopo la partita con il Bayern Monaco, il d.s. Ausilio ha lasciato la Cina per rientrare a Milano. Pronto il piano di battaglia: Nomi caldi Paulo Dybala; a sinistra dall’alto: Neymar, Matuidi e Dalbert (Afp, Reuters) prima Vecino della Fiorentina, per il quale i nerazzurri devono pagare la clausola rescissori­a di 24 milioni di euro in due rate entro l’anno. Poi Dalbert, il terzino del Nizza. Con i francesi c’è un principio di accordo sulla base di 20 milioni più 3 di bonus. Ma l’Inter non intende fermarsi qui. In attesa di capire quale sarà il destino di Perisic e Candreva, corteggiat­i da Manchester United e Chelsea, i nerazzurri vogliono mettere le mani su un prospetto interessan­te, il francese Karamoh. L’accordo con l’attaccante esterno è totale, ma il Caen non è soddisfatt­o dell’offerta intorno ai 10 milioni.

Il Milan, invece, si avvicina al centrocamp­ista portoghese Renato Sanches. Il Bayern Monaco lo cede, ma soltanto in prestito secco, come ha spiegato l’a.d. Rummenigge e i rossoneri sembrano disposti ad accettare la soluzione tedesca. Nessuna novità, invece, per Kalinic. Né dall’Inter, ma neppure dal Milan. I rossoneri hanno preso tempo, inseguendo attaccanti di prima fascia come Aubameyang e Belotti (su cui c’è la chiusura di Cairo), sino a Diego Costa. Così il centravant­i della Fiorentina, che già da mercoledì si allena con Pioli, oggi volerà a Lisbona con il resto della squadra per l’amichevole di domani con lo Sporting. Di conseguenz­a la Viola ha congelato la scelta dell’attaccante tra Simeone del Genoa e Zapata del Napoli, gli stessi obiettivi del Toro. I granata, per ammissione di Mihajlovic, hanno bisogno di tre rinforzi, uno per reparto: il primo potrebbe essere il difensore Paletta dal Milan.

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