Intesa per non razionare l’acqua Ma Zingaretti attacca Raggi
Bruno Rota, ormai ex direttore generale di Atac, non si capacita. È tra l’indignato e l’attonito. Legge le agenzie di stampa e rimane senza parole. Poi le parole arrivano tutte insieme, e non sono per nulla diplomatiche.
Dottor Rota, dicono che le hanno chieste loro, i 5 Stelle, le dimissioni.
«Ma quando mai, hanno fatto i furbi. Peggio ancora. Ma chi se la beve la novella del siluramento? Questo la dice lunga sulla serietà di queste persone. È l’ennesima dimostrazione che avevo visto giusto, che ho fatto bene ad andarmene per tempo».
Lei dice di aver dato le dimissioni il 21 luglio, ma loro sostengono che sono arrivate solo un giorno fa.
«È pazzesco, ma come si fa, questi sono dei delinquenti, è scandaloso. Io le dimissioni formali le ho date il 21 luglio e la Raggi mi ha chiesto di restare e di soprassedere, almeno per portare a termine gli adempimenti più importanti. Nell’ultimo mese, verbalmente, le avevo già date più volte le dimissioni».
Perché?
«L’ho scritto nella lettera, perché c’era una situazione di grave tensione finanziaria, con una conseguente impossibilità di essere solvibile per l’Atac. Una situazione che richiedeva misure finanziarie drastiche. E senza pieno riconoscimento di questa realtà non si poteva rimanere. Era troppo pericoloso. E poi si ingannava la gente».
Dicono che lei sia stato ambiguo.
«Ambiguo? Ma io ho denunciato subito questa situazione e ho detto che bisognava prendere atto dei debiti. L’ho detto chiaramente nell’intervista al Corriere. Quando l’ho concessa, ero ben consapevole del fatto che poi si ballava. Mi fa ridere sentir dire da qualcuno che non ero stato chiaro. Ho detto e ridetto che sono una persona seria, con un percorso lungo alle spalle, e anche qualche risultato, e che non ho nessuna intenzione di «Certo, ero riuscito a convincerli della bontà dell’operazione.
Accordo Acea-Regione: niente razionamento dell’acqua per la Capitale. Si prosegue con i prelievi dal lago di Bracciano ma ridotti: «Stop rinviato al 1 settembre» ha annunciato Nicola Zingaretti, presidente della Regione Lazio insieme al ministro all’Ambiente, Gian Luca Galletti. Duro l’attacco a Virginia Raggi, «irresponsabile» e «scaricabarile» per il governatore pd. La difesa della sindaca è affidata a Luigi Di Maio: «ha evitato le turnazioni idriche ai romani», ha detto il vicepresidente della Camera.
«Un’idea me la sono fatta, ma sono un manager non un politico. Ho la coscienza a posto,