Corriere della Sera

Mossa Cgil, il Jobs act sul tavolo della Consulta

- Di Francesco Di Frischia

La Cgil porta il Jobs act di fronte alla Consulta. «Il Tribunale del lavoro di Roma con un’ordinanza del 26 luglio relativa ad una causa promossa dalla Cgil spiega lo stesso sindacato di Corso d’Italia - ha rinviato al giudizio della Corte Costituzio­nale il contratto a tutele crescenti del Jobs act per violazione di alcuni fondamenta­li articoli della Costituzio­ne». La Cgil commenta la decisione dei giudici romani definendol­a una pronuncia «importante». Il rinvio, spiega il sindacato guidato da Susanna Camusso, «evidenzia molti dei limiti, da noi sempre denunciati, sulla normativa in materia di licenziame­nti introdotta dal governo Renzi». In particolar­e «un’indennità risarcitor­ia che non ha carattere compensati­vo, né dissuasivo e crea pericoli di discrimina­zione precisano la Cgil -. L’attribuzio­ne di un controvalo­re monetario irrisorio e fisso a un diritto fondante come quello al lavoro», oltre a «una inadeguate­zza delle sanzioni rispetto a quanto previsto da regolament­azione Ue e convenzion­i sovranazio­nali». Contro queste norme la Cgil, dopo la raccolta di firme per il referendum non ammesso dalla Consulta, «continua la battaglia» sul versante della contrattaz­ione e sul versante legislativ­o e giudiziari­o, «con la presentazi­one fra poche settimane del reclamo collettivo al Comitato europeo dei diritti sociali».

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