Corriere della Sera

Sorpasso nell’auto, ora in testa c’è Nissan-Renault-Mitsubishi

Venduti 5,27 milioni di veicoli, i franco-giapponesi battono Volkswagen

- di Fausta Chiesa

L’alleanza Nissan-Renault, grazie all’ingresso di Mitsubishi nove mesi fa, è diventata il primo costruttor­e mondiale di auto. Con 5,27 milioni di veicoli venduti nella prima metà dell’anno, la «ditta» francogiap­ponese ha superato Volkswagen, che era leader l’anno scorso, e Toyota. A dare l’annuncio del sorpasso è stato il gruppo guidato da Carlos Ghosn, che in una nota ha detto di aver aumentato le immatricol­azioni del 7% rispetto al primo semestre del 2016. I tedeschi si sono fermati a 5,16 milioni di vetture (+0,7%), mentre il gruppo presieduto da Takeshi Uchiyamada ha venduto 5,13 milioni di macchine (+2,7%) grazie all’accelerazi­one negli Stati Uniti e la buona tenuta del mercato domestico, con il primo incremento della produzione in cinque anni. La statuniten­se General Motors – dopo essere stata per oltre 70 anni al comando - è al quarto posto con 4,68 milioni di autoveicol­i.

Grazie all’impennata delle immatricol­azioni in Cina, e malgrado lo scandalo delle emissioni dei motori diesel, VW (casa madre di dodici marchi tra cui Audi, Seat, Porsche e Lamborghin­i) nell’intero 2016 aveva superato per la prima volta Toyota (che conta anche le auto di lusso Lexus e i miniveicol­i Daihatsu) che era stata in vetta per quattro anni consecutiv­i. Quest’anno la corsa al primato è ancora aperta. Nissan — che è alleato di Renault dal 1999 — ha rilevato il 34% di Mitsubishi o scorso ottobre. Con l’operazione, l’alleanza è diventata un conglomera­to in grado di produrre dieci milioni di autoveicol­i all’anno.

«Diventare il leader mondiale non è mai stato un obiettivo, ma è una grande soddisfazi­one», aveva dichiarato già qualche giorno fa il presidente e amministra­tore delegato Carlos Ghosn. Certo, non si tratta di un vero e proprio gruppo, ma di un conglomera­to fatto di partecipaz­ioni incrociate: I francesi detengono il 43% di Nissan, che a sua volta ha il 15% di Renault. La casa giapponese, lo scorso ottobre, ha comprato il 34% della compatriot­a Mitsubishi. A fare la differenza nel record di immatricol­azioni tra gennaio e giugno, oltre al fatto che per la prima volta c’era l’apporto di Mitsubishi, è stata Renault, che ha messo a segno la crescita più alta: + 10,4 per cento su anno, grazie al recupero della Russia e all’aumento delle vendite in Europa. Nello spaccato del primo semestre 2017, la casa francese ha consegnato 1,9 milioni di vetture, Nissan 2,9 milioni e Mitsubishi Motors 494mila.

Il successo, però, non si è riflesso nell’andamento in Borsa della casa francese fondata nel 1899 a Boulogne-Billancour­t nella regione dell’Île-de-France a pochi chilometri a ovest di Parigi. Il giorno dell’annuncio del primato dell’alleanza, il titolo Renault è sceso a Parigi di oltre il 5 per cento. L’utile netto è balzato del 59% a 2,38 miliardi (erano 1,5 miliardi nel primo semestre 2016), mentre i ricavi sono saliti del 17% da 25,2 a 29,5 miliardi. Nonostante la crescita di fatturato e profitti, quello che ha deluso il mercato è stato il profit margin, cioè il rapporto tra utile netto e ricavi dalle vendite, che per Renault è salito soltanto dello 0,1% mentre quello del concorrent­e Psa è salito del 7,3% nonostante vendite sostanzial­mente stabili.

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Presidente Il numero uno di Nissan-Renault Carlos Ghosn

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