La super critica letteraria Michiko Kakutani lascia il «New York Times»
Capita di rado che le dimissioni di un giornalista facciano notizia in tutto il mondo. Se però la giornalista in questione è Michiko Kakutani, la critica letteraria del «New York Times» che ha contribuito all’ascesa e al declino di decine di giganti della letteratura (tra gli altri, di J. K. Rowling e Zadie Smith), non sorprende che ci sia chi parla addirittura di «un terremoto nel mondo dell’editoria». Kakutani, 62 anni, ha accettato lo «scivolo» offerto dall’azienda guidata da Mark Thompson per andare via con una lauta buonauscita. Apparentemente, il motivo — esplicitato in un tweet — è che la critica famosa per le sue stroncature (da Norman Mailer a Jonathan Franzen e Philip Roth) vuole concentrarsi sulla scrittura di saggi politico-culturali sull’America di oggi. D’altronde il suo lungo percorso al «Times», dove era arrivata nel 1983, ha spesso sconfinato dal mondo della letteratura per affrontare personaggi e temi di attualità politica. Sua l’ultima intervista all’ ex presidente americano Barack Obama e la recensione, uscita a settembre, del saggio di Volker Ullrich Hitler: Volume I: Ascent 1889– 1939, in cui — senza mai menzionare Trump — lascia intendere che esistono delle similarità tra i due personaggi.