Corriere della Sera

«Io da Matteo? Lo vedrei bene alleato con FI»

- Daniele Dallera

Arrigo Sacchi, un’estate che contempla calcio non solo visto e commentato, in tv a Premium e sulla Gazzetta dello Sport, ma anche studiato, com’è sua tendenza, quella di non essere mai superficia­le, piacevoli letture e bei giri in bici. Scusi Sacchi, ma cosa ci faceva a Cervia alla presentazi­one del libro di Matteo Renzi? «Semplice, io abito a pochi chilometri, era in zona mia, sono stato invitato e sono andato volentieri a salutarlo, non lo vedevo da tempo». Lo conosce bene quindi?

«Fin dalla prima vittoria alle primarie pd. Diventato poi premier, abbiamo avuto altre occasioni di vederci e parlarci, frequentan­do allora io Roma, visto che ero responsabi­le del settore giovanile azzurro». Scusi Sacchi, lei è un berlusconi­ano convinto…

«Lo sono tuttora. E le faccio una rivelazion­e. Berlusconi a capo del governo mi disse: “Se farai bene anche come c.t. della Nazionale ti assegno il ministero dello Sport…” Obiettai subito che non mi sentivo all’altezza e che quel ministero non esisteva. Quasi inutile aggiungere che Berlusconi concluse che il ministero si poteva ed era giusto crearlo». A maggior ragione, cosa ci faceva lei con Renzi?

«In un altro colloquio, molto tempo fa, Berlusconi mi fece capire che stimava Renzi e che poteva tranquilla­mente essere il suo delfino. Poi la politica porta ad altre scelte, altre strade. Quanto a Cervia e al mio incontro con Renzi , ho spiegato: questione di vicinanza, di piacere di rivederlo». Cosa pensa del leader pd?

«Sa che al referendum ho votato per lui: è stata la prima volta che, politicame­nte, ho fatto una scelta avversa a Berlusconi». E alle prossime elezioni chi voterà?

«Berlusconi. Ma auspico un’alleanza Berlusconi & Renzi. Li vedo bene insieme quei due…».

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