Corriere della Sera

L’ultimo duello sulla foresta dei bisonti

Respinto l’appello della Corte di giustizia europea contro i tagli di alberi nella Bialowieza Il presidente del Consiglio Ue Tusk: così è a rischio il futuro della Polonia nella comunità

- Msnatale@corriere.it

«Gli esperti europei? Non distinguon­o tra uno scarabeo e una rana», così parlò Jan Szyszko, ministro dell’Ambiente polacco. Lo scontro sull’ultima foresta vergine d’Europa entra nella fase finale e rischia di far saltare l’intera partita politica tra Varsavia e Bruxelles.

Proseguono gli abbattimen­ti di alberi nella Bialowieza, la distesa di abeti, frassini e querce secolari patrimonio Unesco che ricopre tremila chilometri quadrati tra Polonia e Bielorussi­a, rifugio di specie vulnerabil­i come il bisonte europeo, il più grande animale terrestre del Vecchio Continente. Sono i resti del manto verde che migliaia di anni fa si estendeva sull’intera Europa, luogo mitico di memorie fiabesche e biodiversi­tà. La scorsa settimana la Corte di giustizia europea aveva ingiunto al governo polacco di fermare il disboscame­nto nella parte nord-orientale della Bialowieza, vicino al confine bielorusso. Per Varsavia gli abbattimen­ti sono l’unico modo per fermare una grave infestazio­ne da bostrico, minuscolo insetto che scava gallerie nel corpo degli alberi fino a svuotarli. Da mesi attivisti e ricercator­i accusano il governo di puntare invece a un Bruxelles L’ex premier polacco Donald Tusk, capo del Consiglio Ue, ha criticato Varsavia uso commercial­e del territorio e denunciano un provvedime­nto inutile che ignora la capacità dell’ecosistema di ritrovare autonomame­nte l’equilibrio compromett­endo la sopravvive­nza di linci e uccelli rari, oltre che del celebre bisonte gloria nazionale — c’è la sua sagoma sulle bottiglie di vodka Zubrowka, ancora oggi aromatizza­ta con l’«erba del bisonte» secondo l’uso della nobiltà polacca del Trecento. Ingiunzion­e respinta. La Polonia rivendica la «misura di pubblica sicurezza, limitata ai casi indispensa­bili e in linea con la decisione della Corte»: gli abbattimen­ti riguardano solo gli alberi malati che, cadendo, metterebbe­ro a rischio l’incolumità dei visitatori.

Il partito di governo nazional-populista di Jaroslaw Kaczynski esprime irritazion­e per l’ennesima «ingerenza» della Ue, bersaglio privilegia­to della sua retorica revanscist­a. La Commission­e europea avverte che il caso è di gravità tale da poter essere inserito nella più ampia indagine sulle violazioni dello Stato di diritto nell’ex Paese comunista, motore del Centro-Est e modello di transizion­e democratic­a. La battaglia della Bialowieza si aggiunge ai dossier più sensibili: immigrazio­ne (Varsavia si oppone allo schema Ue di redistribu­zione dei profughi) e riforma della giustizia (con le ultime leggi su magistratu­ra e Corte Suprema, due respinte e una firmata). Ieri è intervenut­o lo stesso capo del Consiglio europeo Donald Tusk, ex premier polacco e storico rivale di Kaczynski, definendo «arrogante» la risposta alla Corte, Polonia Foresta Bialowieza Bielorussi­a Vulnerabil­i Nella Bialowieza, l’ultima foresta vergine d’Europa, vivono circa 800 esemplari di bisonte europeo, specie vulnerabil­e e gloria nazionale in Polonia e Bielorussi­a sintomo di un nuovo pericoloso approccio che cerca lo scontro diretto e mette in dubbio il processo d’integrazio­ne: «Ormai c’è un punto interrogat­ivo sul futuro europeo della Polonia». Tusk ha parlato dopo aver testimonia­to nell’inchiesta sul disastro aereo di Smolensk del 2010 nel quale perse la vita, con altre 95 persone, il presidente Lech Kaczynski. Jaroslaw, gemello di Lech, promise che non avrebbe mai smesso di cercare «la verità».

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