Tim, pressing della Consob su Vivendi Il governo stringe sui poteri speciali
La decisione sul «golden power» potrebbe arrivare lunedì. L’ipotesi della multa
Tim ha preso atto dell’avvio dell’attività di coordinamento e di direzione da parte di Vivendi dopo la designazione di un manager del gruppo francese, Amos Genish, alla guida operativa di Tim e del progetto di alleanza con Canal+, altra società del gruppo presieduto da Vincent Bolloré. Tim ha fornito ieri altre precisazioni sulle decisioni e i comunicati stampa dei giorni scorsi, gli stessi che hanno fatto scattare l’istruttoria del governo sul possibile uso dei poteri speciali, essendo la società strategica. Ma la Consob, che le aveva sollecitate, non sembra soddisfatta e non considererebbe ancora esaustive le informazioni fornite. Mentre il governo potrebbe prendere posizione lunedì prossimo sull’eventuale attivazione del cosiddetto “Golden Power”.
Sia l’arrivo di Genish che la joint venture con Canal+ erano state comunicate dal presidente esecutivo di Tim, Arnaud de Puyfontaine, nel corso del consiglio del 27 luglio. Una riunione, sottolinea Tim, nella quale il consiglio «non ha trattato la questione del controllo di Vivendi su Tim ai sensi del codice civile».
Si è preso atto del passaggio della direzione a Vivendi, ma non dell’eventuale esistenza di un controllo di fatto (Vivendi è primo socio di Tim al 24%). Nella nota Tim specifica poi le ragioni della risoluzione del rapporto con l’ex Ceo, Flavio Cattaneo, «maturate nell’ambito di un dialogo sulla possibile evoluzione dell’organizzazione manageriale di vertice, che ha evidenziato posizioni non convergenti». Quanto all’ammontare della buonuscita, circa 25 milioni di euro, Telecom ha precisato che «è stata convenuta l’erogazione della somma concordata per cassa e senza dilazioni temporali o meccanismi di correzione expost», «a fronte di una riduzione dell’importo e il mancato riconoscimento di alcune voci della liquidazione».
La Consob, come detto, non sarebbe completamente soddisfatta dell’informativa. E probabilmente non lo è neanche il governo, secondo il quale Vivendi avrebbe dovuto notificare formalmente l’assunzione della direzione e del coordinamento. Il Comitato di Palazzo Chigi, chiamato a decidere, potrebbe esprimersi lunedì. In ogni caso Vivendi avrebbe ancora formalmente tempo per notificare l’operazione all’esecutivo, il quale poi avrebbe quindici giorni di tempo per porre un veto o proporre correttivi all’operazione. O comminare una sanzione.
Tim viene considerata una società rilevante per la sicurezza e la difesa, non tanto perché proprietaria della rete di comunicazione, ma come controllante di Sparkle, che gestisce anche le reti strategiche per la sicurezza nazionale.