Corriere della Sera

Mister 500 milioni innamorato di Parigi «Io, Neymar, sono qui per scrivere la storia»

- Elisabetta Rosaspina

Ottomila magliette in poche ore (a 140 euro l’una, fa un milione e 120 mila), più un altro migliaio venduto on line: Neymar ha acceso il registrato­re di cassa del Paris Saint-Germain senza aver ancora tirato un solo colpo al pallone sull’erba francese. O meglio, qualcuno sì, ieri pomeriggio sul terreno dello stadio ancora vuoto del Parc des Princes, a beneficio dei fotografi e dei cameramen, dopo tre quarti d’ora di conferenza stampa durante i quali è riuscito a dribblare le domande, un po’ acide, dei giornalist­i iberici e ha duettato amorevolme­nte con i reporter francesi. Arrivato poche ore prima su un aereo executive messo a disposizio­ne dal club, il ragazzo da 222 milioni di euro ha fatto in tempo a mettersi giacca e cravatta prima di presentars­i, impeccabil­e, accanto al suo presidente, il qatariota Nasser Al-Khelaifi, e assicurare di avere il cuore diviso fra la sua ex squadra blaugrana e il nuovo club parigino, che non ha badato a spese per accaparrar­selo per 5 anni: «È stata la decisione più difficile della mia vita. Stavo benissimo a Barcellona, ho tanti amici in squadra — ha giurato, respingend­o insinuazio­ni sugli appetiti che avrebbe potuto generargli lo stipendio da 30 milioni a stagione —. Se lo avessi fatto per soldi, sarei anche potuto andare altrove», ha liquidato infine la questione del vil denaro, spalleggia­to dal presidente, senza che nessuno dei due specificas­se però dove erano pronti a pagarlo la stessa cifra, o di più.

«Non ti disturba aver lasciato il Barcellona in quel modo?» gli hanno chiesto. Soltanto Luis Figo si era fatto fischiare altrettant­o dai madrileni, nel 2005, per il suo trasloco all’Inter: «Non ho fatto niente di male — si è difeso Neymar — e mi rattrista la reazione dei tifosi del Barça. Ma è una minoranza a pensarla così, no? Io ho scelto Parigi per la mia ambizione, perché è una sfida più grande e il cuore mi ha detto che era arrivato il momento giusto». Vuole «fare la storia», ha spiegato mentre Nasser Al Khelaifi coccolava il suo investimen­to: «Senza di lui, la nostra società valeva un miliardo, con Neymar siamo a un miliardo e mezzo e vedrete che tra un paio d’anni ne varremo due. Abbiamo preso il miglior giocatore al mondo».

I primi a saggiarne le qualità potrebbero essere oggi pomeriggio nella prima giornata di campionato i calciatori dell’Amiens, il club della città natale del presidente della Repubblica, Emmanuel Macron (che però pare tifi Marsiglia), proprio al Parc des Princes, dove il Psg presenterà il suo gioiello per un’adeguata standing ovation dei fan francesi. Ieri pomeriggio, Neymar ha cominciato a guadagnars­i lo stipendio con il suo primo allenament­o al Camp des Loges, assieme ai nuovi compagni: non ha tempo da perdere, ha promesso di far vincere quest’anno alla squadra tutti i trofei in palio. Come neanche Messi al Barça.

La mia felicità Non sono mai stato motivato dai soldi, ho sempre inseguito la mia felicità

Non ho tradito Ho scelto Parigi e il Psg perché cercavo nuove sfide. Mi spiace soltanto che i tifosi del Barça mi considerin­o un traditore

Decisione difficile Lasciare il Barcellona è stata la decisione più difficile della mia vita, ho salutato molti amici

 ??  ?? O Ney Neymar da Silva Santos Junior palleggia indossando la sua nuova maglia: la numero 10 del Paris SaintGerma­in (LaPresse)
O Ney Neymar da Silva Santos Junior palleggia indossando la sua nuova maglia: la numero 10 del Paris SaintGerma­in (LaPresse)

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