Corriere della Sera

Banca esperta nel trattare con i club di calcio

- Mario Gerevini

Lui è il nipote di Gianni Agnelli, la sua banca è un caso di successo e un esempio di solidità. Sebastien Egon Fürstenber­g, 67 anni, controlla al 50,1% Banca Ifis che ha prestato le fidejussio­ni al Milan. È poco nota perché non ha una rete capillare di sportelli propri. Ma è, per esempio, uno dei più grandi operatori in Italia nella compravend­ita e gestione di portafogli di crediti in sofferenza. E con l’acquisto a fine 2016 di «GE Capital Interbanca» ha accresciut­o notevolmen­te la base di clienti e l’offerta nel leasing o nel finanziame­nto alle piccole e medie imprese. Le fideiussio­ni ai club di calcio sono dunque in linea con la sua attività. Del resto quella con il Milan non è un’operazione estemporan­ea ma è solo l’ultima di una lunga serie (15 anni) di analoghe relazioni d’affari con club di serie A. Dunque l’esperienza non manca a Banca Ifis che, tra l’altro, per garantire l’adempiment­o dei club deve valutarne il merito creditizio e ottenere collaboraz­ione e trasparenz­a. Le classiche procedure «di sicurezza» che in Ifis sono piuttosto rigorose a giudicare dal basso tasso di incidenza dei crediti in sofferenza sugli impegni. «Banca Ifis sta correndo, i risultati attesi sono stati raggiunti e i clienti sono aumentati in tutti i business», aveva dichiarato l’amministra­tore delegato Giovanni Bossi dopo l’approvazio­ne dei conti del primo trimestre 2017. Il titolo in Borsa è al massimo storico (41,38 euro) e negli ultimi 12 mesi ha guadagnato il 113%. Ciò significa che oggi vale in Borsa 2,2 miliardi, quanto la somma di Milan, Juventus, Inter, Roma, Lazio e altre 6-7 club di serie A.

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