Corriere della Sera

«Corea del Nord? Pronti alla guerra»

Sì anche dalla Cina. McMaster: ogni opzione sul tavolo, attacco soluzione estrema

- Di Massimo Gaggi

Il generale McMaster, consiglier­e per la sicurezza Usa: «Pronti anche alla guerra preventiva per contrastar­e la minaccia nucleare della Corea del Nord» .

Mentre a Manila, alla conferenza dell’Asean, il segretario di Stato Usa Rex Tillerson entra per la prima volta in una sala nella quale, insieme ai ministri degli Esteri di altre due dozzine di Stati, si troverà davanti quello della Nord Corea, Ri Yong-ho, il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite approva all’unanimità nuove, pesanti sanzioni economiche contro il regime di Pyongyang per i due nuovi test missilisti­ci compiuti in luglio. Nelle stesse ore il capo del Consiglio per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti, H.R. McMaster, avverte: «Siamo pronti a tutte le opzioni per contrastar­e la minaccia nucleare coreana, compresa quella di una guerra preventiva».

La temperatur­a della crisi coreana continua a crescere. Dopo il collaudo di missili balistici ormai tecnicamen­te in grado di raggiunger­e il territorio degli Usa e le ripetute minacce del regime di Kim Jongun, Tillerson aveva provato a inviare un messaggio rassicuran­te: «Non vogliamo imporvi un cambio di regime, non vogliamo il collasso di Kim, non siamo i vostri nemici. Ma non accettiamo di essere minacciati: parliamoci». Il regime del dittatore, però, non ha mai mostrato alcuna flessibili­tà e allora, a poche ore dal summit

Alla conferenza Asean Tillerson per la prima volta si troverà davanti l’omologo nordcorean­o

asiatico, è arrivato anche l’altolà dell’ex generale responsabi­le delle politiche della Casa Bianca per la sicurezza: «Il presidente Trump è stato chiaro: non tollererà più le minacce della Corea del Nord. È inaccettab­ile che questo Paese abbia armi nucleari che possono essere lanciate contro gli Usa».

Per McMaster i continui progressi tecnici di Pyongyang rendono impraticab­ile una strategia passiva di semplice contenimen­to: bisogna agire nella direzione della denucleari­zzazione della penisola coreana. Con i negoziati, certo, ma Washington afferma di tenersi aperte tutte le strade. Come, del resto, chiedono i repubblica­ni in Congresso: «Se mi chiedete se stiamo preparando anche piani per una guerra preventiva per prevenire un attacco nucleare della Nord Corea, rispondo di sì» ha detto l’ex generale McMaster in un’intervista alla rete televisiva Msnbc.

McMaster ha aggiunto di rendersi conto che un attacco alla Corea del Nord potrebbe portare a una guerra devastante, capace di provocare grandi sofferenze soprattutt­o per la popolazion­e sudcoreana, ma ha aggiunto che la guerra è la soluzione estrema alla quale un Paese arriva solo quando si convince che se non agisce subirà devastazio­ni ancor più spaventose.

La gravità del momento è testimonia­ta anche dal voto di ieri del Consiglio di sicurezza. La Cina, unico interlocut­ore di Pyongyang che spesso ha usato il suo potere di veto per bloccare le risoluzion­i del Palazzo di vetro, stavolta si è schierata con gli Usa e gli altri, rendendo totale l’isolamento di Kim Jong-un, capo di un Paese economicam­ente allo stremo, che ottiene valuta quasi solo con l’esportazio­ne di carbone per 3 miliardi di dollari l’anno. Ora con le sanzioni il dittatore vedrà ridotte di un terzo queste sue vendite.

Fin qui, però, né l’isolamento politico, né le sanzioni economiche sono servite a far ragionare un leader feroce che ha addirittur­a fatto uccidere il fratello. In politica estera si ritenta sempre la carta diplomatic­a, anche quando una mediazione fallisce: benvenuta, quindi, l’occasione di Manila dove Tillerson parlerà di nuovo coi cinesi e soprattutt­o col suo collega russo, Lavrov, nel tentativo di riallaccia­re il dialogo con Mosca dopo le nuove sanzioni del Congresso e la rappresagl­ia di Putin sui diplomatic­i Usa in Russia. Nei corridoi è anche possibile un incontro informale di Tillerson con il ministro nordcorean­o, ma è più probabile che Ri Yong-ho veda il suo collega di Seul.

Il summit di Manila

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy