Corriere della Sera

Richard, l’aviatore eroe Il bracciale ritrovato che racconta la sua storia

Pavia, morì nel ‘45. La sua famiglia verrà in Italia

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I partigiani della Divisione Aliotta seguivano da terra le evoluzioni del C47 Dakota sul cielo di Zavattarel­lo, dalle parti di Pavia. Aspettavan­o da ore l’aereo degli alleati. Si scambiaron­o i segnali con le luci, lo videro sganciare due bidoni pieni di armi. Poi una lingua di fuoco partì dal motore di sinistra, un sibilo e giù in picchiata verso la collina: nessuna speranza per i sette dell’equipaggio.

Era il 22 febbraio del 1945. Adesso,72 anni dopo, la memoria di uno di quei sette aviatori è tornata sulle colline di Zavattarel­lo dove presto arriverann­o anche una quindicina di suoi parenti (compresa la sorella Therese, 88 anni). E ci saranno rappresent­anti dell’ambasciata statuniten­se, ufficiali dell’aviazione americana, partigiani e figli di partigiani, politici locali e non, e di sicuro arriverann­o i vecchi del paese che di quell’incidente conservano ancora qualche ricordo. Sarà un giorno speciale. Per ripensare al sacrificio di quelle sette vite, sì, ma soprattutt­o per restituire a Therese il braccialet­to d’argento di suo fratello Richard Perzyk che aveva 26 anni ed era sul Dakota come operatore radio. In alto Richard Perzyk con i genitori; sotto, il bracciale

È cominciata così tutta questa storia che sembra un viaggio indietro nel tempo. Da un bracciale d’argento ritrovato due anni fa sul monte Calenzone (a Zavattarel­lo appunto). Lo scovarono gli uomini del Grac di Piacenza (Grac sta per Gruppo ricercator­i aerei caduti) e bastò lavar via la terra incrostata sulla piastrina per leggere nome, cognome e numero di matricola.

La sfida e la missione del Grac è da sempre risalire ai proprietar­i degli oggetti trovati, e ricostruir­e le loro vite andando a ritroso nel tempo e nei luoghi dai quali quei soldati arrivavano. Nessun problema sul nome e la provenienz­a del sergente Richard Perzyk, che veniva da Detroit, nel Michigan e che evidenteme­nte aveva origini polacche, dato il cognome. Ma la sua famiglia? si sono chiesti i ricercator­i. Dopo 70 anni saranno ancora da quelle parti i Perzyk?

In due anni il Grac le ha provate tutte. A cominciare dai social che, si sa, a volte ricollegan­o legami sepolti dal tempo: niente da fare. Ci hanno provato con gli archivi militari che però ovviamente erano fermi alle informazio­ni della seconda guerra mondiale. Hanno

Il «Gruppo ricercator­i aerei caduti» di Piacenza due anni fa trovò un braccialet­to d’argento sulle colline di Zavattarel­lo (Pavia)

● Sulla piastrina erano incisi nome e numero di matricola. Erano di un aviatore (foto sopra) il cui aereo cadde: portava armi ai partigiani

● Dopo due anni di ricerche e 72 dalla sua morte il Grac ha rintraccia­to i parenti del soldato negli Usa e a novembre una cerimonia d’onore restituirà il braccialet­to a sua sorella Therese indagato fra le indicazion­i anagrafich­e della zona di Detroit, hanno chiesto all’aviazione statuniten­se. Nulla. Si stavano arrendendo quando Piero Ricci, un loro amico e collaborat­ore, ha provato la via dei mormoni. «La Chiesa Mormone — dice — detiene il piu grande database genealogic­o del mondo. Ho chiesto a loro e nel frattempo ho trovato un certo Tim Perzyk in California e ho visto che, come me, si era formato alla Harvard Business School. E siccome la comunità di Harvard è una straordina­ria ragnatela di contatti mantenuta viva da un database disponibil­e per chiunque abbia completato gli studi, ho avuto il suo numero di telefono. L’ho sorpreso in vacanza in Francia. Era il nipote del nostro sergente e nel frattempo anche i Mormoni hanno confermato: la famiglia di Richard adesso ha messo radici in California».

Per farla breve: Piero e gli altri del Grac si sono messi in contatto con la sorella di Richard, Therese. E la storia dell’aviatore dimenticat­a sotto un cumulo di decenni è tornata a galla. Documenti, fotografie, dettagli e ricordi sono riemersi laggiù, in California, ma anche qui, a Zavattarel­lo. E l’altro giorno una delegazion­e del Grac si è presentata dal sindaco del paesino del Pavese, Simone Tiglio, per sondare la disponibil­ità di una cerimonia alla memoria di Richard e dei suoi compagni morti per l’Italia. Si farà forse all’inizio di novembre. Ci sarà l’aria carica di ricordi. Luccichera­nno, come il braccialet­to d‘argento.

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