La vicenda
Ingegnere Donnarumma come state risolvendo l’emergenza acqua per la città di Roma?
«È un momento di svolta, che obbliga a pensare sul medio e sul lungo termine. Ipotizzando, per esempio, investimenti importanti come il raddoppio dell’acquedotto del Peschiera. Nel frattempo, abbiamo avviato un’ispezione della rete idrica come non si faceva da decenni. Questa è la prima vera differenza con il passato. Metà della rete, circa 3.000 chilometri, è già stata controllata e il lavoro si concluderà in ottobre. A oggi sono state individuate perdite per circa 500 litri di acqua al secondo, in totale recupereremo quasi 1.000 litri al secondo. Consideri che a Bracciano, nel mese scorso, abbiamo prelevato dal lago una media di 1.100 litri al secondo, invece dei 1.800 programmati. Il dato fondamentale è questo: la prossima estate non sarà necessario attingere dal lago».
Il piano industriale di Acea quali novità evidenzierà?
«Premesso che non posso anticiparne i dettagli, posso dire che la composizione delle voci che concorrono al nostro margine operativo lordo è destinata a variare per una ragione: le marginalità del settore elettrico sono migliori rispetto a quelle delle attività nel settore idrico. Il nostro investimento sulla rete di bassa tensione della città di Roma sarà molto importante, potrebbe sfiorare 1 miliardo di euro nell’arco dei prossimi 5 anni. La parte idrica ed elettrica avranno perciò un peso analogo in termini di ebitda, valendo circa l’80% dei nostri margini. La parte ambiente sarà sviluppata nelle attività ● La multiutility di Roma è quotata e ha tra i soci il gruppo Caltagirone, la francese Suez, oltre a Roma Capitale che possiede il 51%. Ha fatturato 2,8 miliardi nel 2016 nel settore elettricità e gas, idrico e ambiente dove l’anno scorso ha investito 530,7 milioni
Il rapporto con il M5S «Non si tratta di un lavoro a diretto contatto. Ho incontrato la Raggi tre volte»