Corriere della Sera

I Baustelle: va bene il pop, ma con il mito del successo si rischia un appiattime­nto generale

- Andrea Laffranchi

chiacchier­a col pubblico durante il concerto che stanno portando in giro per l’Italia (doppio finale con il 9 settembre al Carroponte di MilanoSest­o e il 16 alla festa dell’Unità di Modena). «Preferisco essere pessimista: tempo fa leggevo sul Corriere della Sera un commento sul declino dell’ottimismo nell’economia. L’ottimista è quello che attraversa la strada senza guardare», commenta Bianconi. Tristi. «Non riesco a non essere triste quando canto. E ascolto canzoni di una tristezza infinita perché catarticam­ente mi fanno stare meglio». Nemmeno snob lo disturba. «Paolo Conte dice di non essere snob, ma dandy. A volte volersi tirare fuori dalla mischia è utile».

Non è una contraddiz­ione allora cercare il gancio pop nelle canzoni o sfilare per Gucci come è accaduto all’ultimo Pitti? «Ecco la prova che quelle caratteris­tiche non sono L’opinione Meglio essere pessimisti Perché l’ottimista è quello che attraversa la strada senza guardare un male, ma aiutano a creare personalit­à e stile. Sfilare è stato divertente. L’ho fatto per Alessandro Michele (direttore creativo della maison, ndr) che è un nostro fan sin dagli esordi, lui è un visionario».

Per il tour «L’estate, l’amore e la violenza» Bianconi, Rachele Bastreghi e Claudio Brasini hanno voluto una messa in scena elegante e semplice: la posizione quasi di profilo di Francesco, il logo del gruppo e dei pannelli luminosi quadrati sullo sfondo e una raccolta di sintetizza­tori vintage disposti a semicerchi­o che i musicisti finiscono per suonare dando le spalle al pubblico. «Sono un collezioni­sta di synth. Nel disco abbiamo usato solo quelli e nessuna tastiera digitale, così abbiamo deciso di portarli anche dal vivo. E sono così belli che volevamo mostrarli anche se questo comporta dare le spalle alla platea quando si suona. L’idea è di ricreare una via di mezzo fra un vecchio laboratori­o e lo studio televisivo di “Discoring”».

Il singolo che passa in radio queste settimane è «Betty», ritratto di una ragazza che spesso abbandona la vita reale per quella virtuale. Il videoclip è il debutto di Bianconi alla regia. «Fare il regista era il mio sogno da bambino. Chissà se un giorno arriverò a girare un film come ha fatto Ligabue… Se mai ci riuscissi sarà un thriller, un noir, una storia inquietant­e».

 ??  ?? In concerto I Baustelle: da sinistra, Claudio Brasini, Francesco Bianconi e Rachele Bastreghi. La band suonerà il 9 settembre a Milano e il 16 a Modena
In concerto I Baustelle: da sinistra, Claudio Brasini, Francesco Bianconi e Rachele Bastreghi. La band suonerà il 9 settembre a Milano e il 16 a Modena

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