Corriere della Sera

Da Londra a Zurigo, il tour dei candidati per Alitalia

Da oggi le offerte vincolanti. Air France, British, Lufthansa e Swissport (nell’handling) i possibili nomi in lizza

- Fabio Savelli

La corsa per comprarsi Alitalia comincia oggi e durerà almeno fino al 2 ottobre, termine ultimo per presentare le offerte vincolanti ai tre Commissari della compagnia: Luigi Gubitosi, Enrico Laghi e Stefano Paleari. Per come è stato concepito il bando — pur privilegia­ndo un’offerta che valorizzi per intero l’azienda — l’ipotesi più plausibile è che si rivelino due proposte diverse: una per la parte di «aviation», l’altra per i servizi di «handling», cioè l’assistenza a terra dei passeggeri (bagagli, check in).

Per la prima, spiegano Andrea Giuricin e Ugo Arrigo, economisti dei Trasporti all’università Bicocca di Milano, «ci sono tre concorrent­i in prima fila». Si tratta dei principali vettori di bandiera europei: Air France, Lufthansa o British Airways, finita nella conglomera­ta Iag. Per Air France, scottata dall’esperienza del 2008 in cui ha dovuto svalutare a bilancio la quota del 20% dell’operazione Fenice, ci sarebbe un indizio a favore e uno contro. Il primo è la maxi-alleanza nei cieli che l’ha vista protagonis­ta qualche giorno fa rilevando il 31% di Virgin Atlantic. L’operazione prevede un aumento di capitale in Air France per 751 milioni di euro, sottoscrit­to da Delta Airlines e da China Eastern Airlines. Una mossa che rafforza i rapporti tra Delta (che ha manifestat­o un interesse per Alitalia) e Air France, già in joint-venture all’interno dell’alleanza Sky Team. Alitalia Da sinistra i commissari di Alitalia Stefano Paleari, Enrico Laghi e Luigi Gubitosi potrebbe così essere una pedina per una conglomera­ta più ampia che si opporrebbe alle mire di Iag, il cui alfiere è da sempre Qatar Airways che detiene una quota del 20% nella holding che controlla anche Aer Lingus e Vueling. È la stessa Qatar che detiene poi il 49% di Meridiana e il 10% della sudamerica­na Latam. E che ha appena fallito l’ingresso nell’azionariat­o di American Airlines e che potrebbe tentare a sua volta l’acquisto della parte «aviation» di Alitalia. L’indizio a sfavore è dettato dai rapporti ai minimi storici tra Roma e Parigi per i casi Fincantier­i e Tim. Lufthansa sarebbe invece interessat­a in chiave difensiva per prendersi il ricco mercato del nord Italia. Proseguend­o la sua crescita per linee esterne (dopo le acquisizio­ni di Swissair, Brussels Airlines e Austrian Airlines). Sembrano meno plausibili le ipotesi Ryanair ed EasyJet che dovrebbero modificare il loro modello.

Per la parte di handling, la più complicata da piazzare per i suoi oltre 4mila dipendenti, si fa strada l’ipotesi del colosso Swissport, leader mondiale grazie all’acquisizio­ne della rivale Servisair avvenuta nel 2013.

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