Corriere della Sera

«Le donne più aggressive con le colleghe» Lo studio americano. La psicologa: pregiudizi

- Di Paolo Di Stefano

Ha a che fare con gli stereotipi diffusi: «Se identifich­i la donna con il calore e la cura — spiega Volpato —, quando assume atteggiame­nti da capo, impositivi o di “autorità”, stridono e feriscono di più».

È anche però una questione di stile di comando: «Le donne tendono a essere mediamente più puntuali e a mettere più trasporto in quello che fanno», dice Luisa Corvino dell’associazio­ne Valore D, responsabi­le delle Risorse umane per il colosso del commercio online ePrice. «Gli uomini mettono meno emotività in campo, mentre le donne hanno spesso una passione che le può portare a sembrare aggressive. Ma le rende anche più affidabili».

Il mondo del lavoro inoltre, di solito, è improntato su uno stile «virile», perché a lungo è stato dominato dagli uomini: «C’è un enorme problema rispetto al potere — dice la sociologa Anna Maria Ponzellini —: la leadership delle donne è sostanzial­e e poco formale, meno legata a una posizione di comando. Questo la rende anche più sofferta e difficile da affermare in un contesto in cui il potere a cui siamo abituati è quello “maschile”. Quindi molte donne scelgono la via più immediata e introietta­no stili e modi da uomo. Che però in loro vengono considerat­i aggressivi perché le aspettativ­e sono diverse».

La sindrome dell’ape regina si può spiegare in parte anche così. Una ricerca condotta nei Paesi Bassi e in Italia nel 2004

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