Corriere della Sera

Justin e l’ingiustizi­a di essere maledetto per sempre

- Di Domenico Calcagno

Passi per il pubblico, che paga il biglietto e fischia o applaude chi gli pare. Ma Seb Coe, il presidente della Federatlet­ica mondiale, poteva evitare di dire che la «vittoria di Gatlin non è il massimo, e questa non è una giornata esaltante». La frase del baronetto ex mezzofondi­sta è peggio dei fischi di un qualsiasi mister Smith o White e pessima è stata l’idea di premiare Justin Gatlin in anticipo, di nascosto, come fosse un ladro. E non vengano a raccontare che si è deciso così per risparmiar­e all’americano un’altra valanga di buuu: lui è abituato e non si fa intimidire. Qui bisognereb­be uscire dall’equivoco. L’americano è stato squalifica­to due volte, per un’anfetamina prima (un anno), per un anabolizza­nte dopo (otto anni poi ridotti a quattro da un arbitrato). Gatlin ha sempre proclamato la sua innocenza — e qui si è liberissim­i di non credergli —, ma ha anche lavorato duramente per tornare a correre. Avrebbe potuto salutare tutti quanti, in fondo un’Olimpiade l’aveva già vinta, invece niente. Quattro anni di soli allenament­i, di ricostruzi­one della tecnica di corsa per ripresenta­rsi in corsia il 3 agosto 2010 e iniziare la risalita, tra i fischi e le pernacchie. Gatlin da allora ha corso col peso dell’etichetta di maledetto per sempre, pur avendo espiato, pur essendo diventato il miglior amico dei controllor­i della Wada. Anche chi finisce in galera, una volta che ne esce, ricomincia da 0-0. Gatlin no, è il baro, il disonesto, l’impostore a prescinder­e, anche se negli ultimi 11 anni ha superato un numero impression­ante di test antidoping. Bolt gli ha dimostrato rispetto abbraccian­dolo dopo la finale dei 100. E Coe avrebbe fatto meglio a seguire l’esempio del fenomeno giamaicano, non quello dei 50 mila fischiator­i dello stadio di Londra.

 ??  ?? Premiazion­e Seb Coe, presidente della Federatlet­ica mondiale, premia Justin Gatlin, oro nei 100 metri a Londra (Reuters)
Premiazion­e Seb Coe, presidente della Federatlet­ica mondiale, premia Justin Gatlin, oro nei 100 metri a Londra (Reuters)

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