Corriere della Sera

Bowie vince col tuffo più veloce del mondo L’ivoriana Ta Lou ci resta proprio male

- G. pic.

La restaurazi­one corre in mascara, rossetto, french manicure. Dopo l’oro di Justin Gatlin, con Tori Bowie gli Usa sbranano anche i 100 donne, buttando giù dal podio la Giamaica. Si issano bene in testa al medagliere del Mondiale, davanti al continente nero: Etiopia, Kenya e Sudafrica. Tramontata l’era di Kelly Ann Fraser, in maternità, la campioness­a di Rio Elaine Thompson tradisce l’isola del caffè e della velocità sbagliando completame­nte gara: parte male come Bolt, inciampa nella fase lanciata, perde quasi il passo, arriva dopo la musica. Nella notte delle donne sul tartan sfilano corpi, unghie, accessori, look. Non è solo sprint, è una sera in discoteca ballando sul mondo. Tori sfreccia leggera e si tuffa sul traguardo (10”85) sfilando per un centesimo alle treccine dell’ivoriana Ta Lou (10”86) l’oro di Londra mentre l’unica europea sul blocchi, la pallidissi­ma e seriosa Dafne Schippers, si prende il bronzo (10”96). Nostra signora della velocità, 27 anni, così migliora l’argento di Rio e fa apparire ridicoli il fiocco fiorato e il rossetto viola della Thompson, una che se la incontri in borghese non la riconosci: capelli rasati nella vita di tutti i giorni, per costruirci sopra le acconciatu­re da copertina. Anche chi non sale sul podio, lascia il segno. I tatuaggi da scaricator­e della Ahye, le mezze maniche verdi della Santos, i capelli alla maschietto della Ahourè. È anche la sera in cui la confratern­ita dell’eptatlon conclude le sue sette fatiche. Come a Rio, la regina è la belga Nafi Thiam che in pedana, nei tre eventi che domina (alto, peso e lungo), si porta una matassa di treccine posticce color grigio acciaio. Nafissatou detta Nafi è nata a Bruxelles da mamma belga e papà senegalese, studia geografia all’Università di Liegi, è cresciuta nel mito della grande eptatleta svedese Carolina Kluft, ne ha raccolto l’eredità l’anno scorso, trovando in fondo agli 800 metri, l’ultima prova del programma, il titolo di Rio davanti a Jessica Ennis, da pochi mesi mamma. In Brasile aveva le treccine del colore naturale, raccolte dietro la nuca. In pista come alla sfilata. È atletica pret-à-porter.

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Anticipo Il tuffo di Tori Bowie, prima nei 100 m (Reuters)

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