Le fasi dell’inchiesta
Le indagini di Napoli e l’arresto di Romeo
Il primo filone dell’inchiesta parte dalla Procura di Napoli, che lo scorso 1° marzo arresta l’imprenditore Alfredo Romeo con l’accusa di corruzione nei confronti di Marco Gasparri, ex dirigente Consip, per ottenere appalti. Sotto osservazione è la gara Facility management 4, che riguarda la gestione e i servizi di manutenzione di edifici pubblici e vale 2,7 miliardi di euro, suddivisi in 18 diversi lotti su base regionale
Le accuse a Tiziano Renzi e Italo Bocchino
Tra i nomi al centro delle indagini spunta quello di Tiziano Renzi, padre dell’ex premier Matteo, accusato di traffico di influenze: Romeo avrebbe cercato, tramite l’amico imprenditore farmaceutico Carlo Russo, di incontrare Renzi padre perché facesse da «facilitatore» per fare pressioni su Consip. Anche Italo Bocchino, consulente di Romeo, è indagato per lo stesso reato
Il coinvolgimento di Luca Lotti a Roma
Un secondo filone di inchiesta guidato dalla Procura di Roma riguarda il ministro dello Sport Luca Lotti. L’ex sottosegretario alla Presidenza del Consiglio viene indagato per rivelazione di segreto d’ufficio e favoreggiamento dopo le testimonianze degli allora vertici di Consip Luigi Marroni e Luigi Ferrara, che lo indicano come fonte di una fuga di notizie che avrebbe consentito loro di sapere dell’inchiesta
L’Anac e i sospetti di un appalto truccato
Oltre ai numerosi filoni di inchiesta, il Corriere rivela ieri che l’Autorità nazionale anticorruzione guidata da Raffaele Cantone ha inviato alla Procura di Roma una relazione sulla gara Fm4 dal valore di 2,7 miliardi di euro. Secondo l’Anac tre aziende (tra le quali quella di Romeo) avrebbero cercato di creare un «cartello» per suddividersi i 18 diversi lotti della gara, escludendo così altre aziende