La società: ora regole anticorruzione più forti
Il consiglio di amministrazione prima della pausa estiva in Consip ha indicato il nuovo presidente dell’organismo di vigilanza. Un atto formale per riavviare nel solco della normalità la gestione della centrale acquisti della pubblica amministrazione. Un lavoro complicato, affidato a Cristiano Cannarsa, in veste di nuovo amministratore delegato, che nelle ultime ore deve fare i conti con le conclusioni della relazione dell’Anac. L’Autorità anticorruzione ritiene ci siano numerosi elementi per ritenere che il maxi bando da 2,7 miliardi, per l’assegnazione dei servizi nella pa, sia stato truccato. La vicenda giudiziaria ha già causato l’azzeramento dei vertici di Consip con la sostituzione di Luigi Marroni e l’arrivo di Cannarsa. Quest’ultimo è il manager scelto nel 2012 dal ministero dell’Economia per rimettere in carreggiata Sogei, società controllata del Tesoro, finita all’epoca in una bufera giudiziaria. Cannarsa, insomma, non è nuovo a casi aziendali corredati di una buona dose di criticità. Tra le misure che il nuovo corso di Consip sta valutando figura «il recepimento dei meccanismi Ocse per rafforzare le regole anticorruzione». Nel frattempo la società rivendica la collaborazione con l’Antitrust e l’Anac nella lotta all’illegalità. Dall’azienda fanno notare che «Marco Gasparri, l’unico dirigente Consip coinvolto nella vicenda, è stato subito rimosso». E in una nota viene precisato che verranno fornite all’Anac tutte le informazioni sulla gara oggetto delle indagini, così come richiesto dall’Autorità anticorruzione.