Corriere della Sera

Scuola, in arrivo 58 mila assunzioni

I 51 mila prof per coprire turnover e cattedre scoperte. A ottobre il concorso per i presidi

- Di Claudia Voltattorn­i Santarpia

Il governo ha dato il via libera a 58 mila assunzioni nella scuola, di cui 51.773 solo professori. Obiettivo: «Un inizio d’anno ordinato».

Un mese fa aveva detto: «Vogliamo un inizio d’anno ordinato, con ognuno al proprio posto, è un impegno che ci prendiamo con gli studenti, le loro famiglie e tutto il mondo della scuola». E a una settimana da Ferragosto ecco il via libera definitivo dal Consiglio dei ministri di più di 58 mila assunzioni, di cui 51.773 solo prof. Il resto sono 6.260 Ata (personale amministra­tivo e bidelli), 259 presidi e 56 educatori.

È una sfida contro il tempo quella della ministra dell’Istruzione Valeria Fedeli. Una corsa per arrivare al primo settembre 2017 con tutte le caselle al proprio posto e far partire il primo giorno di lezione senza (troppi) disagi. L’obiettivo è evitare il caos dello scorso anno (ma anche di quelli precedenti) con decine di cattedre scoperte, insegnanti con la valigia spostati da una scuola (e da una città) all’altra, studenti con anche quattro supplenti in quattro mesi per la stessa materia. E tutti arrabbiati. Quasi 52 mila prof diventano di ruolo entro Ferragosto con incarichi assegnati a partire dal 16 agosto. Molti di loro hanno già firmato la lettera di assunzione e conoscono il nome della loro nuova scuola. Nonostante la chiusura degli istituti, la fine degli esami e il mese di agosto, gli uffici scolastici regionali non hanno mai smesso di lavorare.

I nuovi 51.773 prof andranno a coprire sia il turnover sia le cattedre scoperte: 38.380 saranno per i posti comuni, gli altri 13.393 per il sostegno. Una metà sarà scelta nelle graduatori­e ad esauriment­o (Gae), l’altra arriverà dalle liste del concorso del 2016. Nel caso in cui le Gae di una determinat­a materia siano esaurite, le assunzioni saranno tutte dal concorso. Ma questo non significa che in classe non avremo più supplenti. Ci sono alcune materie, matematica in particolar­e, in cui i prof a disposizio­ne sono molti meno di quelli che servirebbe­ro, nelle scuole del Nord soprattutt­o, perciò i presidi saranno costretti a chiamare ancora supplenti per posti annuali. Ma secondo i calcoli del Miur quest’anno scolastico dovrebbero essercene almeno 15 mila in meno e dovrebbero essere nominati entro l’inizio delle lezioni, previsto in tutta Italia intorno alla metà di settembre.

Ma la corsa contro il tempo della ministra e del Miur prevede anche che entro il 31 agosto siano definite tutte le assegnazio­ni provvisori­e delle cattedre per quei docenti che per necessità personali hanno chiesto un avviciname­nto temporaneo (massimo di un anno) alla propria residenza. Lo scorso anno furono in 250 mila tra prof e maestri a cambiare cattedra, a scapito di uno studente su tre, e la «giostra» andò avanti fino a Natale. Ma lo scorso giugno Miur e sindacati hanno firmato un’intesa per regolare «con un maggiore rigore» le assegnazio­ni provvisori­e e limitarle «ai soli casi previsti dalla legge per tutelare la continuità didattica». «Ogni abuso sarà punito», ha promesso Fedeli.

Nelle assunzioni stavolta ci sono anche i presidi: ne arriverann­o 259 per limitare il problema delle reggenze, con uno stesso preside a guidare più scuole. E il Cdm ha dato il via anche all’atteso concorso che sarà in ottobre: entro fine agosto il bando per duemila posti.

Arriverà in settimana invece alle scuole la circolare sui vaccini. Dopo l’approvazio­ne definitiva della legge sull’obbligo vaccinale, il Miur sta per inviare a tutti gli istituti le indicazion­i su come comportars­i al ritorno in classe quando le famiglie dovranno presentare i certificat­i delle avvenute vaccinazio­ni.

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