Corriere della Sera

La Nasa scrive a Jack, 9 anni: ti aspettiamo

- Di Giusi Fasano

«Cara Nasa, mi chiamo Jack Davis e penso che potrei essere adatto per quel posto di addetto alla protezione planetaria. Ho solo nove anni ma credo di essere tagliato per quel lavoro. Una delle ragioni è che mia sorella dice sempre che sono un alieno. E poi ho visto quasi tutti i film sullo spazio e sono un fan dei videogame. Sono giovane perciò posso imparare a pensare come un alieno». Firmato: Jack, il guardiano della galassia. Come si fa a ignorare una lettera così? Quel bambino ha letto chissà dove del bando ed è stato fra i primi a candidarsi. Meritava una risposta. Il direttore della Planetary science division della Nasa, James Green, ha scritto e firmato la lettera per Jack due giorni dopo. «Caro Jack, ho sentito dire che sei un guardiano della galassia e che saresti interessat­o a quel posto di addetto alla protezione planetaria. Magnifico! Quel lavoro è molto importante e consiste nel proteggere la Terra dai piccoli microbi che si trovano nei campioni in arrivo dalla Luna, dagli asteroidi e da Marte. Quel lavoro è importante anche per proteggere gli altri pianeti e le lune dai nostri germi e per esplorare responsabi­lmente il sistema solare. Siamo sempre alla ricerca di futuri brillanti ingegneri e scienziati, quindi spero che studierai molto e che andrai bene a scuola. Speriamo di vederti qui alla Nasa uno dei prossimi giorni!»

Con la passione del bimbo e con la risposta diventata virale attraverso un tweet mandato in Rete dalla stessa Nasa c’è da scommetter­ci. Jack da ora in poi vivrà per diventare uno scienziato dell’Agenzia spaziale americana.

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Il bambino Jack Davis

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