CARICHIETI
Una precisazione
In un articolo di Ferruccio De Bortoli (31 luglio) sul caso Carichieti, viene citata una nota da me redatta a margine di una sentenza del Tribunale di Chieti. Immagino che solo una lettura frettolosa abbia indotto il dott. De Bortoli a non cogliere il senso del mio pensiero e, addirittura, la mia qualifica. Nell’aderire alla tesi del Tribunale, specificavo che «in vista di una tardiva forma di “razionalizzazione sistemica” e, dunque, per motivazioni difficilmente giustificabili sul piano della logica giuridica — è stata sacrificata una banca che era stata commissariata per irregolarità gestionali e non anche per perdite patrimoniali». Pur condividendo le conclusioni di De Bortoli, ritengo necessario specificare che le perdite subite da Carichieti sono l’esito (anche, ma soprattutto e prevalentemente) delle «rettifiche di valore nette su crediti, risultanti in sede di valutazione provvisoria» e, quindi, che le rettifiche in parola «appaiono astrattamente ben al di sopra delle prassi prudenziali contabili». Valerio Lemma, ordinario di Diritto dell’economia valeriolemma@hotmail.com