Da Trento all’economia asiatica, il microcredito made in Italy
«Il nostro obiettivo è diventare uno dei primi gruppi di microcredito che operano in Asia». Paolo Brichetti — amministratore delegato e azionista di riferimento (insieme alla famiglia Brichetti) di CreditAccess Asia, gruppo specializzato nel microcredito ai privati e alle piccolissime imprese, fondato nel 2006 , sede sociale in Olanda ma solido retroterra imprenditoriale in Trentino — ha progetti ambiziosi. «Dal punto di vista geografico il fulcro della nostra attività sono l’India e il Sud Est asiatico, un’area che abbiamo selezionato per i suoi elevatissimi tassi di crescita economica di lungo termine e in cui abbiamo raggiunto in poco più di 10 anni di attività un elevato grado di conoscenza del mercato», spiega Brichetti. Un manager e imprenditore il cui humus professionale ha radici nell’azienda di famiglia, pecializzata nello sfruttamento del legname, ma la cui carriera si è svolta essenzialmente nelle organizzazioni di cooperazione allo sviluppo. Brichetti è stato infatti per circa 10 anni alla guida di Ctm Altromercato, l’organizzazione che favorisce il commercio equo e solidale su basi imprenditoriali. «La nuova impresa bancaria che abbiamo lanciato ha obiettivi sociali, punta infatti a garantire l’offerta di credito a gruppi e a imprese che per le loro dimensioni sono tagliate fuori dai canali di finanziamento tradizionali. Tuttavia non siamo una banca no profit», spiega il manager. Il microcredito offre infatti, oltre ad altissimi tassi di crescita degli impieghi, anche rendimenti a doppia cifra, con tassi di rendimento che sono multipli rispetto alla redditività delle banche tradizionali. «Questo accade perché chi si rivolge al microcredito, spesso donne che finanziano in questo modo piccoli commerci o attività imprenditoriali nell’agricoltura e nell’artigianato, ha un grado molto elevato di affidabilità e di conseguenza le perdite su crediti sono ridotte al minimo».
A marzo una svolta nello sviluppo di CreditAcess Asia, che attualmente gestisce oltre 1,8 milioni di clienti con un portafoglio prestiti che ha raggiunto i 471 milioni di euro. La banca ha infatti concluso un aumento di capitale da oltre 95 milioni di euro sottoscritto interamente da Adb, Asian Development Bank, un istituto sovrannazionale con rating tripa A. Grazie alle nuove risorse il gruppo punta a servire 6 milioni di clienti entro il 2020 e a quotarsi in Borsa.