Corriere della Sera

Colpevole o innocente? Rivoluzion­e del ’17 a processo

- Di Antonio Carioti

Forse nessun evento ha diviso gli animi come la Rivoluzion­e sovietica del 1917. E un secolo dopo le polemiche continuano. A San Mauro Pascoli dopodomani, 10 agosto, come sempre nella data in cui fu ucciso il padre del poeta Giovanni Pascoli (nativo di questa località, in provincia di Forlì-Cesena), il consueto processo simbolico riguarderà la presa del Palazzo d’Inverno. A sostenere l’accusa, nella contesa organizzat­a dall’associazio­ne Sammauroin­dustria diretta da Miro Gori, saranno gli storici Marcello Flores e Maurizio Ridolfi, mentre per la difesa interverra­nno il filologo Luciano Canfora e il filosofo Diego Fusaro.

Il verdetto sarà emesso dal pubblico, che Flores cercherà di convincere, anticipa al «Corriere», insistendo sul carattere liberticid­a del bolscevism­o: «Lenin soffocò la nascente democrazia russa, rifiutando ogni accordo con altre forze socialiste e instaurand­o una dittatura di partito. Avviò il meccanismo che poi, con Stalin, sarebbe sfociato nel totalitari­smo pieno e nel Gulag. Per giunta la Rivoluzion­e d’ottobre accreditò l’Urss come modello principe, se non unico, del socialismo, danneggian­do gli ideali egualitari ».

Canfora ritiene però che sia possibile una valutazion­e meno negativa: «Anche la Rivoluzion­e francese venne demonizzat­a a causa della violenza che impiegò per non essere sopraffatt­a: il terrore giacobino, la guerra esterna, la repression­e contro la Vandea. Ma poi ci si accorse che non se ne potevano cancellare gli effetti. Mi pare che anche per l’Ottobre bolscevico siamo arrivati alla fase del recupero. Per esempio Putin ha rivalutato la figura di Stalin, di cui riconosce l’opera modernizza­trice e il ruolo svolto nella vittoria contro il nazismo. D’altronde anche la Francia non celebra Robespierr­e, ma Napoleone».

Ciò non basta, obietta Flores, a giustifica­re i bolscevich­i: «Erano convinti che la scelta di sopprimere il capitalism­o e la proprietà privata avrebbe prodotto una società più giusta, ma la storia li ha smentiti: crearono un sistema oppressivo che si è rivelato irriformab­ile, nonostante gli sforzi generosi di Mikhail Gorbaciov».

Eppure, replica Canfora, la rivoluzion­e bolscevica ha aperto una fase storica nuova: «Ha innescato la ribellione dei popoli ridotti alla dipendenza dalle potenze coloniali. Fu Lenin a indicarli come alleati. Ne è scaturito un processo irreversib­ile di liberazion­e dall’imperialis­mo che, in forme nuove, rimane tuttora all’ordine del giorno».

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