Corriere della Sera

Quell’inarrestab­ile crollo di fiducia per la vecchia Spd

- D. Ta.

C’è un baco nella socialdemo­crazia tedesca che fa andare tutto male. Qualcosa di insondabil­e che riduce la Spd — il partito più antico della Germania (1863) — a trascinars­i attorno al minimo storico, poco sopra al 20%, nei sondaggi per le elezioni del prossimo 24 settembre. A essere quasi certo di perdere per la quarta volta consecutiv­a contro la Cdu-Csu di Angela Merkel. A disperarsi per avere guidato la cancelleri­a solo per sette degli scorsi 35 anni (dal 1998 al 2005 con Gerhard Schröder). E a prendere atto che la sfida lanciata dal suo candidato, Martin Schulz, a Merkel si sta rivelando un flop. Il guaio, per la Spd, è che sotto questi segni visibili c’è una crisi a 360 gradi. C’è il sistema di potere e di radicament­o socialdemo­cratico che sembra sgretolars­i in tutta la Germania nonostante il partito sia parte del governo nazionale di Grande Coalizione. Nella Bassa Sassonia, il governo

Sistema di potere in crisi Ormai il sistema di potere e di radicament­o socialdemo­cratico sembra essersi sgretolato in tutto il Paese

del Land a guida Spd è caduto a causa dei legami troppo stretti del premier regionale Stephan Weil con la Volkswagen durante lo scandalo Dieselgate. Legame con il big business che per un partito di sinistra è questione delicata e ha toccato un altro punto critico con il controvers­o gasdotto Nord Stream 2, voluto a tutti i costi dal vertice socialdemo­cratico, e con l’ingresso di Schröder nella corte di Vladimir Putin appena persa la cancelleri­a, prima via Gazprom e ora anche via Rosneft. Nelle tre elezioni regionali che ci sono state dall’inizio dell’anno, la Spd ha sempre perso ed è stata cacciata dal governo locale spesso per avere mal governato, a cominciare dal popoloso Land Nord RenoVestfa­lia. In una delle amministra­zioni che il partito presenta come modello, Amburgo, il sindaco Olaf Scholz non è riuscito a garantire l’ordine pubblico durante il G20 dello scorso luglio. Niente sembra funzionare. Risultato: gli alleati che negli anni scorsi hanno permesso alla Spd di governare in molte regioni, i Verdi, discutono ora se allearsi con Merkel. È un male profondo e sconosciut­o: solo una traversata dell’opposizion­e potrà forse chiarire le idee alla socialdemo­crazia tedesca. Forse.

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