Corriere della Sera

La terza età dell’ oro

Allenament­i mirati, tecnologia e alimentazi­one Ecco perché Gatlin, CR7, Federer e Pellegrini invecchian­o ma continuano a vincere

- Marco Bonarrigo Carlos Passerini

Racconta José Altafini che quando nel ’72 passò dal Napoli alla Juve aveva 33 anni e per molti, anzi per tutti, era un vecchio. «Un giorno s’avvicina un ragazzino delle giovanili e mi parla piano, lento. Ue’, giovanotto, gli dico, guarda che non sono mica rimbambito. Poi se n’è accorto». Già, 25 gol in 74 partite, segno che rimbambito non lo era per niente, ma il discorso qui è un altro, più ampio: quando Cristiano Ronaldo fra una manciata di mesi — con ogni probabilit­à — riceverà il suo quinto Pallone d’oro sarà a un passo proprio dai 33, e in un calcio che si gioca a velocità doppie, triple. Dice il suo allenatore Zidane: «Biologicam­ente quel ragazzo ne ha cinque in meno».

C’entra l’allenament­o, il talento, la scienza, CR7 è un fuoriclass­e, ma a riprova che la sua longevità profession­ale non sia un’eccezione ma l’evidenza di un’evoluzione biologica ci sono molti altri dati fra cui questo: l’ultima finale di Champions, Real-Juve 4-1, decisa proprio dal portoghese, è stata la più vecchia della storia, sui trent’anni di media. L’età delle rose di serie A è passata dai 26,1 del 1990 ai 27,2 di oggi. La Juve che vinse lo scudetto 2000/01 aveva 23,24 anni, l’ultima 28,1. Non è solo la media, è l’eccellenza ad essersi spostata in avanti. Le ragioni? Prima di tutto la personaliz­zazione dei carichi di allenament­o (potenza, resistenza, abilità motorie) sulle caratteris­tiche individual­i, aggiustata di anno in anno. Trent’anni fa tutti si allenavano nello stesso modo, nel 2017 CR7 lavora sulla forza — la caratteris­tica che decade prima — in modo molto più complesso rispetto al 2004 o al 2010.

Ma non è solo il calcio a invecchiar­e bene: 124 giorni l’anno, di tanto avanza l’età media dei tennisti nei primi 100 posti del ranking Atp. Oggi 35 di loro hanno già raggiunto i 30 anni, inclusi i divini Federer (36 proprio ieri) e Nadal (31). Spiega Stephanie Kovalchik, ricercatri­ce della Victoria University: «Ai tempi del serve and volley erano decisive potenza e velocità, tipiche dei giovani, oggi contano di più resistenza e intelligen­za».

Con la ginnastica, lo sport olimpico con l’età media più bassa è il nuoto: 23 le donne e 24 gli uomini tra i finalisti di Rio 2016. Giovani? Sì ma a Monaco ’72 solo tre delle 12 medagliate erano maggiorenn­i e la Pellegrini dell’epoca (Novella Calligaris) conquistò l’argento negli 800 metri a 17 anni. I 29 anni della Pellegrini oro mondiale nei 200 stile a Budapest la dicono lunga. Theo Nikolaidis, ricercator­e di punta del settore: «Anche se continuano a macinare vasche fin da bambini, i nuotatori oggi sono gestiti meglio: allenament­i frazionati e migliorame­nto della fluidità in acqua possono essere sfruttati pienamente solo da atleti di grande esperienza».

Discorso analogo per l’atletica, dove Justin Gatlin è diventato il più vecchio vincitore dei 100 piani, a 35 anni e mezzo, ai Mondiali di Londra. I runner, poi. Eliud Kipchoge, che lo scorso maggio a Monza ha quasi fatto crollare il muro delle due ore in maratona, ne ha 33. La sua forza è aver sviluppato gradualmen­te, in 14 stagioni di carriera, tutte le caratteris­tiche del corridore perfetto partendo dalla velocità (a 20 anni correva i 1500) e arrivando a una gestione mentale e fisica perfetta di un sforzo spaventoso come una maratona a 22 chilometri orari.

Per questo, pur insidiato da ventenni keniani ed etiopi, non perde una maratona da cinque anni. Un po’ come Mo Farah che dopo aver vinto 20 medaglie in pista in 10 stagioni si prepara alla nuova carriera di maratoneta che comincerà alla tenera età di 34 anni. Christophe­r Minson, direttore dell’Human Cardiovasc­ular Laboratory dell’Università dell’Oregon: «L’importante è allenarsi in maniera più intelligen­te, non più dura. Grazie a scienza, tecnologia e alimentazi­one nell’arco di 20 anni nella maggior parte degli sport si potrà essere perfettame­nte competitiv­i tra i 40 e i 45 anni». Chi erano i rimbambiti?

Esperienza Da sinistra: C. Ronaldo, 32; Justin Gatlin, 35; Federica Pellegrini, 29; Roger Federer, 36

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