Corriere della Sera

Totti inizia la sua seconda vita «Ehi Kolarov, cosa ci fai qui?»

Il primo giorno da dirigente: tanti sorrisi e una battuta per l’ex della Lazio

- Luca Valdiserri

che ha vinto due volte di fila la Champions.

Totti è al primo giorno di scuola, ma un suo ruolo è già chiaro: quello di garante del «romanismo». Il Re è sempre lui, anche se ha smesso di giocare. Cengiz Under, 20enne turco di belle speranze, alla presentazi­one ufficiale ha detto: «Ho conosciuto Totti il giorno dopo il mio arrivo a Roma. Il suo addio al calcio l’ho rivisto almeno dieci volte, perché ho sempre guardato i suoi video e facevo il tifo per lui anche in Turchia. Mi è dispiaciut­o che abbia lasciato il calcio, avrei voluto giocare insieme a lui per imparare molte cose».

Totti è esattament­e questo, in attesa di diventare qualcosa di diverso: la chiave magica per inserire i nuovi arrivati nella Roma, l’empatia verso l’esterno che è sempre mancata alla Roma «americana», dal Pallotta dei «fucking idiots» ai d.s. che dicevano ai tifosi di «non affezionar­si ai giocatori», che in realtà è poi un sentimento bellissimo che, da ragazzini, abbiamo provato tutti. La maglia è importante, quello che ci sta dentro di più. È questo il senso del «Premio del Presidente Uefa» che Totti riceverà dalle mani di Aleksandar Ceferin, a Montecarlo, ad agosto, per «gli straordina­ri traguardi, l’eccellenza profession­ale, le qualità personali esemplari e la grande fedeltà».

Il primo campionato dell’era d.T. (dopo Totti) sta per cominciare. Francesco, quasi sicurament­e, accompagne­rà la squadra a Bergamo per la gara di esordio. Il momento più difficile sarà proprio quello. Entrare a Trigoria senza più poter calciare il pallone è stato un allenament­o a quello che verrà. «Statemi vicino», ha detto il 28 maggio. I veri romanisti non lo lasceranno di sicuro da solo.

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