Corriere della Sera

GIANNELLI

Bassetti, presidente Cei: rispettare la legge, nessun pretesto agli scafisti I colloqui di Minniti in Vaticano: per lui rassicuraz­ioni e attestati di stima

- Accattoli, Martirano, Savelli, Sensini

Il presidente dei vescovi italiani, Bassetti, interviene su migranti e Ong, appoggiand­o la linea Minniti: «Occorre rispettare la legge».

La sfida dei migranti va affrontata con «immensa carità» e con coraggio, ma «nel rispetto della legge» e senza mai «fornire il pretesto» o l’apparenza di una qualsiasi «collaboraz­ione» con gli scafisti: così ha parlato il cardinale Gualtiero Bassetti, presidente Cei, ieri a Perugia nell’omelia per la festa di San Lorenzo. Una posizione netta che non cancella ma forse corregge qualche opinione di esponenti cattolici più vicina alle posizioni dei soccorrito­ri in mare che si era profilata nei giorni scorsi.

L’intervento di Bassetti arriva non a caso dopo una serie di colloqui avvenuti in questi giorni in Vaticano tra il ministro dell’Interno, Marco Minniti, e i vertici della segreteria di Stato. Il ministro avrebbe ottenuto rassicuraz­ioni e attestati di stima dalle alte sfere vaticane. Minniti avrebbe incontrato anche lo stesso Bassetti, dopo le ripetute polemiche e prese di posizione del giornale della Cei Avvenire sulle decisioni del Viminale.

Per il cardinale la carità non va mai disgiunta «dalla responsabi­lità», sia «verso chi soffre e chi fugge», sia «verso chi accoglie». «Ribadisco – ha detto ancora – il più netto rifiuto ad ogni forma di schiavitù moderna qual è la tratta degli esseri umani. Ma rivendico, con altrettant­o vigore, la necessità di un’etica della responsabi­lità e del rispetto della legge».

Il cardinale non è entrato nel dibattito sulle Ong, ma il riferiment­o al rispetto della legge rinviava a esso. «Proprio per difendere l’interesse del più debole – ha concluso – non possiamo correre il rischio, neanche per una pura idealità che si trasforma drammatica­mente in ingenuità, di fornire il pretesto, anche se falso, di collaborar­e con i trafficant­i di carne umana».

Posizioni più attente alle proteste delle Ong avevano preso negli ultimi giorni la Caritas e il direttore di Avvenire Marco Tarquinio (quella presenza «darebbe pseudo-legittimaz­ione ai tentativi di commissari­amento di Ong sgradite in diverse parti del mondo»).

Sul pronunciam­ento del cardinale Bassetti abbiamo chiesto un parere al vescovo Nunzio Galantino, segretario della Cei, che ama prendere posizioni nette: «Condivido ognuna delle parole che sono venute dal cardinale. Più volte ho detto e scritto che la legalità è il primo indispensa­bile passo per una politica intelligen­te della mobilità umana». Alla richiesta di un commento sulle posizioni dei cattolici che in questi giorni sono parse più a favore delle Ong Galantino ha risposto: «La Cei non entra nel merito delle soluzioni normative da dare a questo o quell’aspetto della sfida migratoria».

Commenti favorevoli sono venuti sia da sinistra che da destra. Lorenzo Guerini, coordinato­re del Pd, trova «sagge e condivisib­ili» le parole del cardinale, che «indicano in modo chiaro come accoglienz­a e sicurezza vadano tenute insieme». Parole condivise anche dal ministro Graziano Delrio.

A testimonia­nza del clima disteso ieri il Viminale, con una circolare, ha accolto la richiesta della Caritas di sospendere la norma che trasferiva ai responsabi­li delle strutture che accolgono i richiedent­i asilo i compiti di identifica­zione e notifica dell’esito delle loro domande.

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