La richiesta di cambiare la password arriva anche a chi è uscito. Il «pirata»: ho venduto i dati di Rousseau e blog
Anche gli espulsi devono cambiare la password. l’ultimo capitolo della vicenda hacker che ha colpito i Cinque Stelle ha i risvolti della beffa. Tant’è che c’è chi ironizza sul web e parla del «risveglio degli utenti dormienti». Diversi ex Cinque Stelle che si sono allontanati da tempo dal Movimento o che, addirittura, sono stati cacciati hanno ricevuto la comunicazione-invito a sostituire le proprie credenziali d’accesso al blog di Beppe Grillo. Tra loro c’è anche qualche volto celebre nell’universo pentastellato come Federica Salsi, ex consigliera comunale a Bologna, espulsa con Giovanni Favia nel 2012 dopo una polemica dai toni accesi per una presenza a Ballarò (Grillo parlò della tv come «punto g»). L’ex pentastellata ha commentato su Facebook: «A 5 anni dall’espulsione della Salsi dal M5S, Casaleggio ci ripensa». Come lei anche la sindaca di Quarto Rosa Capuozzo («Mi è arrivata l’8 agosto») e Raffaella Pirini, che con Salsi aveva solidarizzato dopo l’intervento di Grillo sul punto g e che venne cacciata nello stesso periodo. «È assurdamente arrivata anche a me», dice Pirini, ex consigliera a Forlì, parlando della mail. «Sono recidivi — prosegue — già anni fa mi chiesero con una mail di fare qualcosa che ora non ricordo».
Mentre i Cinque Stelle si trincerano dietro alla prudenza (e per il momento non è stata ancora effettuata la votazione sul programma relativo allo Sviluppo Economico), a parlare sono i protagonisti degli attacchi informatici. Rogue_0, l’hacker che ha diffuso dati relativi alla piattaforma Rousseau e al blog confessa — in un’intervista a Wired — di aver vendute le informazioni in suo possesso: «Sì, stavano perdendo di utilità grazie all’attenzione di cui necessitava il primo hacker, quello che ha scoperto l’acqua calda. C’è stata quindi una svendita». E poi racconta: «Io li dentro ci stavo già, e da Con la coppola Il candidato governatore M5S in Sicilia Giancarlo Cancelleri insieme a Luigi Di Maio molto tempo. Ho dato due esempi di tabelle molto diverse solo per fare capire il lasso di tempo, come che gli host violati erano diversi». Senza l’intervento del primo hacker — spiega Rogue_0 — «non avreste mai visto nulla, e io sarei rimasto lì indisturbato a continuare gli affari miei».
Intanto a livello politico, iniziano a farsi strada temi e discorsi in vista della scelta del candidato premier. C’è chi propone un richiamo alla coralità contro i leaderismi. «L’essenza dei movimenti dovrebbe essere proprio la pluralità — scrive la senatrice critica Paola Nugnes —. La struttura orizzontale e dal basso, la mancanza di verticismi e direzioni di partito, dovrebbe garantire un dibattito interno continuo, proficuo e costruttivo». Interviene su Facebook anche il leader dell’ala ortodossa, Roberto Fico, per prendere le distanze da mire personalistiche: «Credo troppo in questo progetto che ho contribuito a far nascere per farmi sedurre dai giochi di potere che non mi interessano e non portano da nessuna parte», scrive. E conclude: «Chi continua a raccontare trame che non hanno alcuna corrispondenza con la realtà, fazioni contrapposte, escamotage per aggirare le nostre regole, continua a non capire nulla dell’essenza del Movimento». Leggi gli articoli, le interviste e gli approfondimenti sui Cinque Stelle e l’attacco hacker su www.corriere.it