Corriere della Sera

Scritte omofobe, scuola di danza costretta a chiudere

Il raid a Centocelle, periferia di Roma. I fondatori: «Riceviamo intimidazi­oni da mesi, abbiamo paura»

- Simona De Santis

Ci sono i tanti premi vinti, le medaglie e i trofei conquistat­i seguendo la passione della danza, sulle mensole fissate ai muri della scuola «Vanity Dance Studio», nel quartiere romano di Centocelle, che sono stati imbrattati con insulti inequivoca­bili, disegni osceni e epiteti omofobi.

Aperta un anno fa da Andrea Pacifici e Simone Panella — ballerini del gruppo «Vanity Crew» che si esibiscono su «tacchi vertiginos­i» e si sono fatti conoscere conquistan­do le fasi finali del programma tv Italia’s Got Talent — la scuola non ha avuto vita facile e, ora, i due fondatori hanno deciso di chiudere: «Abbiamo paura, non possiamo continuare così», racconta Andrea. I due artisti hanno diffuso via Facebook, giovedì notte, le foto che documentan­o il raid omofobo (centinaia le condivisio­ni ricevute): «Io e il mio compagno Simone non abbiamo capito quando è successo. Avevamo chiuso a giugno per le ferie».

La scuola ha subito nei mesi continue minacce e atti intimidato­ri. «A febbraio ci hanno lanciato delle uova — continua Andrea —, a maggio un tubo è stato manomesso e si è allagato tutto. Qualche lamentela anche dal condominio per la musica, ma noi abbiamo chiesto le autorizzaz­ioni, siamo in regola. Non abbiamo denunciato finora, vedremo cosa fare con il nostro avvocato. Qui vengono tanti bimbi, come facciamo a proseguire senza sicurezza?». Così da settembre li ospiterà la «Bounce Factory Dance Studio», a Conca d’Oro: «Non mi fermo, avevamo un corso per ragazzi con disabilità psichiche, volevamo dare un contributo a una zona periferica, è un grande dolore Sul muro Una delle scritte alla Vanity Dance Studio di Centocelle andarsene». Chiede l’intervento del Comune Imma Battaglia, storica militante del movimento Lgbt: «Sindaca Virginia Raggi, se ci sei batti un colpo contro l’omofobia!». Per Silvia Fregolent, deputata del Partito democratic­o, «il silenzio delle istituzion­i capitoline è gravissimo». E Fabrizio Marrazzo, Gay Center: «Continuiam­o a lottare». Dal Campidogli­o arrivano le parole del vicesindac­o, Luca Bergamo: «Sono vicino alla scuola, chi fa scritte omofobe manifesta soltanto ignoranza».

I ballerini I due artisti, finalisti a Italia’s Got Talent, ora saranno ospitati da un’altra palestra

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